Paura a Villa Litta Anziana accoltellata
Colpita da vicino squilibrato
Un’anziana aggredita e accoltellata mentre passeggiava tra i sentieri del parco di Villa Litta. Lo stesso parco nel quale, all’alba del 23 novembre 2017, un’altra donna del quartiere, Marilena Negri, 67 anni, venne uccisa per una rapina, da un uomo (ancora ricercato) che la colpì al collo con un coltello. Scatta l’allarme. Le condizioni della vittima, 76 anni, trasportata in codice rosso, non sono gravi. La ferita è superficiale. La donna descrive il suo aggressore, e indica un vicino di casa: un uomo di 70 anni, con qualche problema di equilibrio psichico, che in passato ha litigato con la vicina.
Poco prima delle 15.30, ieri pomeriggio, una donna entra nel cortile di una scuola in via Cialdini. La signora vive in zona, ha 76 anni e sanguina dall’addome. Chiede aiuto. Dalla scuola parte una chiamata al 112 e in pochi minuti arrivano un’ambulanza, un’auto medica e una prima pattuglia del Radiomobile dei carabinieri. Il primo intervento è in codice rosso, massima emergenza, perché la vittima è anziana e la ferita, all’inizio, sembra molto grave. E poi c’è il luogo, ad aprire nei primi minuti uno scenario inquietante: la signora stava facendo una passeggiata, è stata aggredita e accoltellata mentre camminava tra i sentieri di Villa Litta, il parco di Affori. Lo stesso parco nel quale, all’alba del 23 novembre 2017, un’altra donna del quartiere, Marilena Negri, 67 anni, venne uccisa per una rapina, da un uomo (ancora ricercato) che la colpì al collo con un coltello mentre le strappava una collanina. L’assassino di novembre era entrato nel parco proprio da via Cialdini, la stessa strada dove viene soccorsa la donna aggredita nel primo pomeriggio di ieri. Sono minuti concitati, di grande preoccupazione. Col passare del tempo, però, le condizioni della signora sembrano meno gravi; è stata colpita con violenza, dal basso verso l’alto, ma la ferita si rivela in realtà superficiale.
E allora la donna descrive il suo aggressore, indica senza dubbio un vicino di casa, dice di averlo riconosciuto: si tratta di un uomo, 70 anni, con qualche problema di equilibrio psichico e che in passato, più volte, ha attaccato delle liti con la sua vicina sempre per motivazioni piuttosto assurde o pretesti inverosimili. A quel punto i carabinieri del Radiomobile e della stazione di Affori iniziano a cercare l’uomo, vanno subito al suo indirizzo (lo stesso della vittima), ma non lo trovano in casa; hanno in mano una descrizione molto precisa e allora continuano a pattugliare le strade del quartiere. Il «ricercato» rientra nel suo appartamento qualche tempo dopo ed è lì che i militari alla fine lo agganciano e lo denunciano.
La donna è stata assistita al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda, dove i medici hanno confermato che la ferita non era grave; è stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di 20 giorni.
L’allerta
Immediato l’allarme: «L’aggressore in fuga» Poi la vittima ha indicato il colpevole