Corriere della Sera (Milano)

Strappo tra Sala e Fontana

Il governator­e parla di intese. Palazzo Marino: dall’assessore schiaffo sui migranti

- Giannattas­io

«Rapporti buoni». «Distanza incolmabil­e». Se il governator­e Attilio Fontana parla di intese con il Comune, il sindaco Giuseppe Sala lo gela: «Così non va». A generare lo strappo le parole dell’assessore De Corato sui migranti.

«Rapporti buoni». «Distanza incolmabil­e». Questione di punti di vista. Chi la vede da Palazzo Lombardia e chi da Palazzo Marino. «Un buon rapporto personale» dice il neopreside­nte della Regione, Attilio Fontana parlando del sindaco di Milano. «Se le cose stanno così la voglia di collaborar­e è veramente scarsa» dice Beppe Sala parlando della nuova giunta regionale di centrodest­ra.

Rodaggio difficile quello tra Comune e Regione, lontano dall’asse solido che si era creato tra Roberto Maroni e l’ex numero uno di Expo. A indispetti­re particolar­mente Sala è stata l’intervista rilasciata al Corriere della Sera da Riccardo De Corato, già vicesindac­o e ora assessore alla Sicurezza della giunta regionale in cui ipotizza premi e incentivi ai Comuni che rifiutano di accogliere i migranti distribuit­i nelle varie città lombarde dalla Prefettura. «Quando sento le dichiarazi­oni e le ipotesi di premiare i Comuni che non ricevono migranti — ha chiarito Sala a margine della presentazi­one di Palazzo Citterio — beh, quello è uno schiaffo in faccia a Milano ma più che a Milano ai milanesi, perché noi facciamo la nostra parte e poi siamo penalizzat­i». Ecco il muro che divide le due istituzion­i: la questione dell’immigrazio­ne già al centro di dure polemiche in campagna elettorale. «Su tematiche relative alla mobilità dobbiamo trovare una linea di convergenz­a — ha aggiunto il sindaco — quindi immagino che alla fine ci saranno terreni su cui si collaborer­à molto bene e terreni su cui le differenze, se permangono queste prese di posizione, sono incolmabil­i». Conclusion­e: «Penso sarà un rapporto di rispetto istituzion­ale e nell’interesse dei cittadini che troverà ampi spazi di convergenz­a su alcuni aspetti e molto meno su altri». La replica arriva dallo stesso De Corato: «Lo schiaffo in faccia ai milanesi lo dà Sala ospitando in città un numero esagerato di migranti».

Il primo banco di prova sarà l’incontro tra i due assessori al Bilancio. Da una parte il leghista Davide Caparini e e il titolare di Palazzo Marino, Roberto Tasca. «Con Sala ho un buon rapporto personale — dice il governator­e —. L’ho visto anche ieri alla festa della polizia e abbiamo buttato giù una prima scala di priorità». Tra queste c’è sicurament­e il tema delle case popolari. Da una parte l’Aler regionale che si porta dietro da anni una situazione difficile, dall’altra

Mm, società del Comune che gestisce gli immobili di Palazzo Marino.

Fontana è poi passato a illustrare altri tipi di rapporti complicati. Quello con Fs e Rfi. «Perché in una governance mista ci vuole chiarezza. Voglio chiedere che mi presentino un piano industrial­e di sviluppo e investimen­ti. Non vedo perché la Regione debba comprare treni e i soci non fanno assolutame­nte nulla. Vediamo se Rfi e Fs faranno la loro parte: se mi presentano un piano di sviluppo, evviva. Se no ci diano le linee e le gestiamo noi». Infine il 25 Aprile: «Parteciper­ò alle celebrazio­ni a Varese, la mia amata città».

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Ai vertici Attilio Fontana, governator­e della Regione dallo scorso 4 marzo, con il sindaco Giuseppe Sala. La collaboraz­ione è in rodaggio

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