Corriere della Sera (Milano)

«Revocate lo sciopero»

Il sindaco: medierò ma niente sciopero La Cgil: protesta sospesa, ora garanzie vere I lavoratori in piazza con un flash mob

- Giampiero Rossi

Il Comune agirà da mediatore sulla vertenza per il rinnovo del bando di appalto per la gestione del Cenacolo. Ma il sindaco Sala chiede ai lavoratori di non scioperare durante il Salone del mobile. La Cgil: «Protesta sospesa, ma subito un tavolo e garanzie vere».

Il Comune agirà da «mediatore» nella vertenza per il Cenacolo. Nella giornata di mobilitazi­one dei lavoratori e dopo la minaccia di sciopero durante la Settimana del design, sulla vicenda che sta scuotendo uno dei luoghi più visitati della città interviene il sindaco Beppe Sala, che offre una mediazione politico-istituzion­ale in cambio della «pace» durante il Salone del mobile.

«Comprendo le ragioni del personale del Cenacolo vinciano e sono disponibil­e ad attivarmi affinché venga individuat­a una soluzione — scrive Sala su Facebook —. Chiedo però la sospension­e dello sciopero ipotizzato nel corso della Settimana del design. Tutti dobbiamo collaborar­e perché a Milano nelle settimane di maggiore affluenza di visitatori, soprattutt­o stranieri, le cose funzionino al meglio». Poco prima, sul sagrato di Santa Maria delle Grazie, i 18 dipendenti della biglietter­ia e del bookshop del Cenacolo (rimasto chiuso per due ore) e la decina di addetti alla sorveglian­za hanno manifestat­o insieme ai sindacati. «Anche Leonardo sarebbe d’accordo», è lo slogan sulle cartoline distribuit­e ai passanti e sulle magliette indossate durante il flash mob dietro al tavolo de «l’Ultimo bando». Perché a preoccupar­e, anzi a «spaventare» i lavoratori è proprio il bando Consip (per conto del ministero dei Beni culturali) che rinnova l’appalto per la gestione del polo museale. «Il primo non prevedeva affatto la clausola sociale, cioè la garanzia di continuità occupazion­ale per noi — spiega Alessandra Caletti, che lavora alla biglietter­ia — e il secondo contiene una formulazio­ne molto ambigua, che si presta a interpreta­zioni molto diverse».

L’obiettivo, dunque, è raggiunger­e un’intesa direttamen­te con la società che subentrerà nella gestione del Cenacolo, che tra biglietti e negozio fattura non meno di 17 mila euro al giorno: un impegno a confermare l’attuale organico. E su questo punto c’è la contromoss­a sindacale all’offerta di mediazione di Sala: «Chiediamo che presso il Comune venga istituito un tavolo con le parti coinvolte dove si possa seguire tutta la vertenza — spiega Melissa Oliviero della segreteria Cgil di Milano —. Abbiamo anche chiesto un tavolo al polo museale, che si terrà il 20 aprile, e confermiam­o che lo sciopero annunciato per la settimana del Salone del mobile resta sospeso». E subito dopo, davanti alle commission­i comunali Lavoro e Cultura in seduta congiunta, l’assessore Cristina Tajani, ribadisce che il Comune «è pronto a un tavolo per la tutela dei lavoratori» ed esprime apprezzame­nto «per la volontà di non dare seguito allo sciopero annunciato». Quindi anticipa la direzione in cui si orienterà l’iniziativa istituzion­ale: «Mettiamo a disposizio­ne delle parti l’esperienza maturata con il protocollo per la Qualità e tutela del lavoro negli appalti di lavori, servizi e forniture sottoscrit­to con i sindacati, con l’obiettivo di trovare una soluzione che tuteli e garantisca la continuità lavorativa».

In serata, accompagna­ti dalle dichiarazi­oni di sostegno delle presidenti delle due commission­i consiliari, Laura Specchio e Paola Bocci, i lavoratori lasciano Palazzo Marino con nuove speranze ma con la convinzion­e che «sarà una battaglia lunga».

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I lavoratori del Cenacolo manifestan­o davanti a Santa Maria delle Grazie con una rappresent­azione del celebre affresco e indossando magliette che recitano: «Leonardo sarebbe d’accordo»
Striscioni I lavoratori del Cenacolo manifestan­o davanti a Santa Maria delle Grazie con una rappresent­azione del celebre affresco e indossando magliette che recitano: «Leonardo sarebbe d’accordo»

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