«Revocate lo sciopero»
Il sindaco: medierò ma niente sciopero La Cgil: protesta sospesa, ora garanzie vere I lavoratori in piazza con un flash mob
Il Comune agirà da mediatore sulla vertenza per il rinnovo del bando di appalto per la gestione del Cenacolo. Ma il sindaco Sala chiede ai lavoratori di non scioperare durante il Salone del mobile. La Cgil: «Protesta sospesa, ma subito un tavolo e garanzie vere».
Il Comune agirà da «mediatore» nella vertenza per il Cenacolo. Nella giornata di mobilitazione dei lavoratori e dopo la minaccia di sciopero durante la Settimana del design, sulla vicenda che sta scuotendo uno dei luoghi più visitati della città interviene il sindaco Beppe Sala, che offre una mediazione politico-istituzionale in cambio della «pace» durante il Salone del mobile.
«Comprendo le ragioni del personale del Cenacolo vinciano e sono disponibile ad attivarmi affinché venga individuata una soluzione — scrive Sala su Facebook —. Chiedo però la sospensione dello sciopero ipotizzato nel corso della Settimana del design. Tutti dobbiamo collaborare perché a Milano nelle settimane di maggiore affluenza di visitatori, soprattutto stranieri, le cose funzionino al meglio». Poco prima, sul sagrato di Santa Maria delle Grazie, i 18 dipendenti della biglietteria e del bookshop del Cenacolo (rimasto chiuso per due ore) e la decina di addetti alla sorveglianza hanno manifestato insieme ai sindacati. «Anche Leonardo sarebbe d’accordo», è lo slogan sulle cartoline distribuite ai passanti e sulle magliette indossate durante il flash mob dietro al tavolo de «l’Ultimo bando». Perché a preoccupare, anzi a «spaventare» i lavoratori è proprio il bando Consip (per conto del ministero dei Beni culturali) che rinnova l’appalto per la gestione del polo museale. «Il primo non prevedeva affatto la clausola sociale, cioè la garanzia di continuità occupazionale per noi — spiega Alessandra Caletti, che lavora alla biglietteria — e il secondo contiene una formulazione molto ambigua, che si presta a interpretazioni molto diverse».
L’obiettivo, dunque, è raggiungere un’intesa direttamente con la società che subentrerà nella gestione del Cenacolo, che tra biglietti e negozio fattura non meno di 17 mila euro al giorno: un impegno a confermare l’attuale organico. E su questo punto c’è la contromossa sindacale all’offerta di mediazione di Sala: «Chiediamo che presso il Comune venga istituito un tavolo con le parti coinvolte dove si possa seguire tutta la vertenza — spiega Melissa Oliviero della segreteria Cgil di Milano —. Abbiamo anche chiesto un tavolo al polo museale, che si terrà il 20 aprile, e confermiamo che lo sciopero annunciato per la settimana del Salone del mobile resta sospeso». E subito dopo, davanti alle commissioni comunali Lavoro e Cultura in seduta congiunta, l’assessore Cristina Tajani, ribadisce che il Comune «è pronto a un tavolo per la tutela dei lavoratori» ed esprime apprezzamento «per la volontà di non dare seguito allo sciopero annunciato». Quindi anticipa la direzione in cui si orienterà l’iniziativa istituzionale: «Mettiamo a disposizione delle parti l’esperienza maturata con il protocollo per la Qualità e tutela del lavoro negli appalti di lavori, servizi e forniture sottoscritto con i sindacati, con l’obiettivo di trovare una soluzione che tuteli e garantisca la continuità lavorativa».
In serata, accompagnati dalle dichiarazioni di sostegno delle presidenti delle due commissioni consiliari, Laura Specchio e Paola Bocci, i lavoratori lasciano Palazzo Marino con nuove speranze ma con la convinzione che «sarà una battaglia lunga».
Ministero
Bando statale mette a rischio 18 dipendenti Lo stop era annunciato per la Design week