I misteri della vita secondo Eduardo
Pasquale, protagonista della commedia di Eduardo De Filippo «Questi fantasmi!», (allo Strehler, fino al 22 aprile), va a vivere con la moglie in un appartamento che nessuno vuole perché «infestato» da fantasmi e attribuisce alla loro benevolenza, e non al ricco amante della moglie, i regali in danaro che gli piovono nelle tasche. Pasquale non vede, e se vede non capisce, o finge? Classica, paradossale, grottesca è la catena di equivoci che da divertenti diventano i volti dolenti di una realtà dove viltà, debolezze, illusioni e frustrazioni inesorabili concretizzano, sotto le superstizioni, il lato oscuro e inquietante dell’ambiguità della vita e dei rapporti. Eduardo incontra Pirandello in un’architettura di verità inafferrabili. Il regista Marco Tullio Giordana è ben attento al trascolorare della commedia in farsa e in dramma, mantenendo sempre un atmosfera di impalpabile equivocità affidato al sapere attorale di Gianfelice Imparato, un ingenuo Pasquale attraversato da lampi di cinismo, di ironia, di fatalismo e propone un’ interessante lettura del personaggio della moglie, interpretato da Carolina Rosi, molto brava nel costruire una donna disperata, sì, ma alla fine risoluta a cercare la sua libertà. Un ottimo spettacolo di tradizione, ben recitato e narrato, sull’obliquità dell’uomo.