Sequestrato per 500 euro
Lo hanno sequestrato a Paderno Dugnano e poi hanno chiesto un «riscatto» di 500 euro alla moglie: la cifra che l’agente immobiliare aveva ritirato da un ragazzo come caparra per l’affitto di un appartamento e che tardava a restituire ad accordo sfumato.
Lo hanno sequestrato appena uscito da casa, a Paderno Dugnano, e poi hanno chiesto un «riscatto» (500 euro) a sua moglie. La cifra sarebbe quella che il «rapito» aveva ritirato da un ragazzo come caparra per l’affitto di un appartamento, e che poi tardava a restituire dopo che l’accordo non era andato a buon fine (la casa in questione, in realtà, era già occupata). Così il «truffato», con il fratello, il padre e altri due conoscenti (un ragazzo e una ragazza) ha organizzato il «sequestro di persona finalizzato all’esercizio arbitrario delle proprie ragioni» (questo è il titolo di reato). La cifra richiesta con le minacce era stata maggiorata soltanto di 50 euro. Il padre, «vecchio» del gruppo che gestiva l’intera operazione, l’ha anche spiegato alla moglie dell’agente quando l’ha contattata nella prima mattinata di giovedì: «Ci devi dare 500 euro se vuoi rivedere tuo marito, 450 perché li deve restituire e 50 perché oggi mi state facendo perdere la giornata di lavoro». L’agente immobiliare, 35 anni, studio in provincia di Milano, si è ritrovato chiuso a chiave all’interno di un furgone, senza finestrini, dopo essere stato aggredito. Dopo averlo spogliato di fede, documenti e cellulare, i tre hanno telefonato con il suo smartphone alla moglie, chiedendole di raccogliere il denaro e attendere istruzioni, dopo averle fatto ascoltare la voce del marito. La donna è andata immediatamente nella caserma dei carabinieri a Paderno Dugnano. Lì, d’accordo con i militari, ha atteso le istruzioni telefoniche dei sequestratori, che le hanno detto di prendere un treno diretto a Ceriano Laghetto (Monza). Sempre seguita a distanza dagli investigatori, la donna ha ricevuto un’altra telefonata, nella quale le hanno ordinato di prendere un altro treno e scendere a Saronno (Varese). Quando è arrivata in stazione, ad attenderla ha trovato una coppia di giovani, poi denunciati per un ruolo marginale nella vicenda, i quali le hanno chiesto i soldi, promettendole di accompagnarla da suo marito. A quel punto i carabinieri hanno bloccato la coppia, che subito ha «cantato»: l’agente immobiliare si trovava in un furgone posteggiato nel parcheggio di un McDonald’s poco distante. I carabinieri a quel punto hanno raggiunto il parcheggio e hanno liberato l’«ostaggio». Padre e due fratelli sono stati arrestati; i due complici denunciati. Anche il sequestrato è stato indagato per la truffa.