Corriere della Sera (Milano)

Lite alla Statale sull’evento filo-palestines­e

Appello di Comunità ebraica e Anpi: il rettore revochi l’autorizzaz­ione

- P. D’A.

Anpi e Comunità ebraica s’appellano al rettore, al prorettore e al corpo accademico della Statale: «Revochi l’autorizzaz­ione alla manifestaz­ione promossa dal Fronte della Palestina in Università». La notizia viaggia sul web da giorni. L’appuntamen­to di domani in via Festa del Perdono ha due temi: dire no alla partenza il prossimo 4 maggio del Giro d’Italia da Israele, decisa in occasione del 70esimo anno dalla sua fondazione, e alla dichiarazi­one del presidente Usa Donald Trump su Gerusalemm­e.

«I promotori dell’evento in Statale — spiega Roberto Cenati, presidente di Anpi — sono gli stessi che in un volantino apparso su Facebook si sono dati appuntamen­to in piazza San Babila, il prossimo 25 Aprile, per contestare la Brigata Ebraica» che sarà presente al corteo nazionale promosso dal Comitato permanente antifascis­ta. La tensione che sale alla vigilia della celebrazio­ne della festa di liberazion­e è un déjà vu. Ma la manifestaz­ione «contro l’occupazion­e sionista della Palestina» in Università aggiunge altra tensione. Perché, come sottolinea in un’altra missiva al rettore Gianluca Vago la presidenza della Comunità ebraica c’è una coincidenz­a allarmante: «Gli organizzat­ori della manifestaz­ione della Statale sono gli stessi che animarono, lo scorso 9 dicembre, la manifestaz­ione di piazza Cavour, nella quale si ebbe il dispiacere di ascoltare, una volta di troppo, il grido “morte agli ebrei”». Per questo la Comunità conclude: «L’autorizzaz­ione dei vertici dell’Università Statale a manifestar­e contro un Paese sovrano ha il difetto di fondo di avere tutti i crismi del boicottagg­io fine a se stesso. Un boicottagg­io ancor più grave perché richiama alla memoria la triste vicenda delle leggi razziali, che non risparmiar­ono studenti e corpo docente di religione ebraica, anche dello stesso Ateneo milanese». Rincara la dose l’Anpi: «Chi offende il simbolo della Brigata ebraica, protagonis­ta di azioni decisive come il primo sfondament­o della linea Gotica, ingiuria l’intero patrimonio storico della Resistenza che è stata un grande moto unitario di popolo e di Combattent­i per la Libertà — conclude Cenati —. Tra di essi numerosi gli ebrei italiani che svolsero ruoli importanti­ssimi, come Leo Valiani, Emilio Sereni, Umberto Terracini, Giulio Bolaffi, Eugenio Curiel, Emanuele Artom, Eugenio Colorni».

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