«Le mie radici? Sono i miei affetti»
Alice Merton con «No Roots» al Santeria
Quasi 80 milioni. Sono i clic — tantissimi — ottenuti da Alice Merton su YouTube con l’hit «No Roots», canzone che stasera in Santeria Social Club rappresenterà il momento più atteso del suo concerto. Ma la cantante e songwriter tedesca presenterà anche le altre tracce dall’EP «No Roots» e soprattutto, accompagnata dalla sua band, darà qualche anticipazione dal suo primo album che dovrebbe uscire entro la fine dell’anno.
Ma chi è la 24enne Alice? Secondo molti critici una promessa del pop: con il suo ritmo energico, «No Roots» entra subito nelle orecchie e brani potenti quali «Jealousy» e «Hit The Ground Running» — inclusi nel suddetto Ep — così come il nuovo «Lash Out», rimandano nello stile ad Adele e Florence Welch di Florence + The Machine, per citare due artiste che negli ultimi anni hanno conquistato il grande pubblico. «Ciò che mi piace della musica è che mi aiuta non solo a esprimere le mie emozioni, ma anche a capirle», dice la Merton, che ha scritto «No Roots» ispirandosi al suo «nomadismo». «Sono di Francoforte, ma cresciuta in Canada, a 13 anni mi sono trasferita con la famiglia a Monaco e ho vissuto pure in Inghilterra», racconta. «Ho trascorso la mia vita spostandomi da un Paese all’altro, senza mai avere un posto che potessi chiamare “casa”: la mia casa sono i miei affetti».
All’amore per le sette note è giunta passando per il pianoforte. «Lo suono da quando avevo 5 anni, ma è da adolescente che mi è venuta voglia di scrivere pezzi miei: ho frequentato un corso di songwriting e all’università ho formato una band». Tra i suoi idoli cita la collega Regina Spektor: «La stimo perché è libera, fa quello che le piace. E io anche: non inseguo i soldi, voglio fare la musica che sento davvero mia. Per questo ho lasciato perdere tutte le case discografiche che volevano cambiare il suono di “No Roots” e ho creato una mia etichetta, la Paper Plane Records, con il mio manager». Si riferisce a Paul Grauwinkel, mentre il suo produttore e coautore è Nicolas Rebscher. «Ha regalato alle mie canzoni degli arrangiamenti stupendi, è un perfezionista come me», osserva la Merton. Vedremo che cosa le riserverà il futuro. Intanto, mentre c’è chi scommette sul suo successo, lei si gode il palco: «Prima dei concerti mi sento piuttosto tesa, ma una volta davanti al pubblico è come se sentissi qualcosa che scatta dentro di me: è lì che capisco di essere nel posto giusto».