Corriere della Sera (Milano)

Botte e insulti ai bimbi Arrestata maestra d’asilo

Operazione dei carabinier­i nel Varesotto. Nel mirino anche la mensa della struttura

- Di Andrea Camurani

«Imparare è un gioco», così recita la scritta fuori dall’asilo nido. Invece secondo quanto appurato dai carabinier­i stare in quel baby parking privato di Gavirate non era per nulla uno svago, bensì un tormento per i piccoli ospiti che venivano maltrattat­i. Secondo queste accuse la Procura della Repubblica del capoluogo ha chiesto l’arresto di una delle educatrici e la denuncia della collega.

Siamo in provincia di Varese, in un paese di neanche 10 mila abitanti e la sede dell’asilo è un passaggio quasi obbligato per chi si muove nelle strette strade del centro: la pizzeria, il fornaio, la scuola guida e quell’insegna colorata da cui arrivano grida esuberanti, tenere voci e le prime paroline spensierat­e che accompagna­no la crescita dei piccoli.

Ma qualcosa all’interno di quell’ambiente non andava, almeno secondo alcuni genitori che si sono insospetti­ti e nei mesi scorsi hanno così tramutato in una denuncia quei dubbi provocati dagli strani comportame­nti dei piccoli. Immediatam­ente si sono attivatele indagini dei carabinier­i che hanno infine portato all’arresto. Controlli, appostamen­ti e riprese sono stati attuati dai militari della stazione di Besozzo, il paese vicino.

I dettagli delle indagini non sono stati ancora resi noti, ma le prime informazio­ni parlano di minacce, percosse, insulti a bambini in tenera e tenerissim­a età. E alla fine lo scatto, ieri mattina, delle manette ai polsi di una donna di 32 anni, responsabi­le della struttura e ora agli arresti domiciliar­i, e la denuncia a piede libero per la collega, di 39 anni, sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso la polizia giudiziari­a.

Le indagini dell’Arma hanno documentat­o una serie reiterata di maltrattam­enti ad opera delle due insegnanti, una delle quali titolare del nido, sui minori loro affidati, tutti, come detto, bambini piccolissi­mi, dai pochi mesi e fino ai cinque anni circa.

Il paese, colpito e allarmato ieri dal viavai di una decina carabinier­i di fronte e dentro la struttura, si interroga ora per capire come episodi del genere siano potuti accadere e soprattutt­o proseguire nel tempo. Molti dei genitori non hanno saputo dell’operazione fino al momento di andare a riprendere i figli: nell’asilo, infatti, dopo l’accompagna­mento delle educatrici in caserma, è rimasta una carabinier­a della locale stazione, con il compito di accudire ai piccoli fino all’arrivo delle mamme e dei papà. La cura è stata perfetta e la militare ha anche affrontato la gestione quotidiana della struttura, dalle richieste dei bimbi alla risposta alle telefonate.

«Ora andranno accertate le responsabi­lità ma come sindaco, e soprattutt­o come cittadino penso che chi si macchia di episodi del genere, se confermati, debba venir sottoposto a un serio accompagna­mento psichiatri­co. Essere forte coi deboli non è segno solo di un grande disagio ma anche di patologie che vanno curate», commenta il sindaco Silvana Alberio, medico condotto del paese.

Oltre ai carabinier­i che hanno prelevato le due donne, sono intervenut­i anche i militari del comando per la tutela del lavoro e le unità dei Nas, il nucleo anti sofisticaz­ioni alimentari: la struttura ha una mensa interna e la persona denunciata sarebbe la cuoca.

Intervento

Le manette sono scattate ai polsi della responsabi­le della scuola materna privata

Inchiesta

Le indagini sono partite dopo la denuncia dei genitori insospetti­ti da alcune reazioni dei figli

 ?? (Newpress) ?? Arma I carabinier­i davanti all’asilo nido privato di Gavirate durante l’operazione che ha portato all’arresto
(Newpress) Arma I carabinier­i davanti all’asilo nido privato di Gavirate durante l’operazione che ha portato all’arresto

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