Corriere della Sera (Milano)

Design, affari record di negozi e ristoranti

Code in Fiera: oggi le ultime visite

- di Elisabetta Andreis e Giacomo Valtolina alle pagine 4 e 5 Serafini

Dietro le quinte del Fuori- salone lavorano profes- sionisti infaticabi­li. Dalla giurista del Milano design award Valentina Ventrelli al tuttofare Giacomo Valentini, da Antonello Fusé di Makershub a Renato Mirone, promotore del design «circolare». E la città registra numeri record. Hotel esauriti al 95 per cento, ricavi di 120 milioni per bar, ristoranti e servizi di catering. Ma i milanesi protestano per i troppi venditori abusivi. L’assessore al Turismo Roberta Guaineri: «Movida trasversal­e». La ministra degli Emirati arabi al debutto al Salone: «Impariamo a rinnovarci».

«Il Salone del Mobile è nato nel 1961, il mio Paese dieci anni dopo. Abbiamo dunque il dovere di essere qui, per attingere dalla vostra esperienza e per promuovere i nostri giovani». Noura bint Mohammed Al Kaabi, classe '79, master alla Business School di Londra, è la ministra della Cultura degli Emirati Arabi Uniti. È a Milano per la Design Week. Hijab in testa, occhiali da vista di ultima generazion­e, la ministra non si lascia troppo intimidire dalla folla e all’appuntamen­to arriva a piedi, come una visitatric­e comune.

È la prima volta che gli Emirati sono presenti ufficialme­nte al Salone del Mobile. Cosa vi ha portato qui?

«Il design non è solo business ma è anche un movimento che stimola cambiament­o. È bello vedere quanti giovani siano partiti dal Medio Oriente per essere qui. Non parlo solo di addetti ai lavori ma anche artisti, stilisti, pensatori che sono qui per presentars­i, per rappresent­are la nostra cultura ma anche per imparare. E mi rende particolar­mente orgogliosa vedere tante ragazze».

Il design può essere una via per l’affermazio­ne dei diritti in Medio Oriente, lo stiamo vedendo anche in altri Paesi. È un settore in crescita negli Emirati?

«Assolutame­nte. Siamo partiti dal Design District di Dubai che abbiamo sostenuto come ministero. E turisti da tutto il mondo arrivano da noi per ammirare la nostra architettu­ra e le nostre tradizioni. A novembre avremo anche noi la nostra Design Week. Ma, cosa più importante, a Dubai ha aperto l’Institute of Design and Innovation dove si formano studenti emiratini e stranieri». Dopo il design, anche la moda?

«Già da tempo stiamo guardando oltre. Grazie alla nostra struttura di Gabinetto (gli emirati hanno 30 ministeri, compresa Felicità, Intelligen­za artificial­e e giovani, ndr) stiamo sostenendo ogni tipo di innovazion­e. Dalla moda, certo, passando per la tecnologia, fino all’ingegneria. Solo così si sostiene il futuro».

@martaseraf­ini

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Visitatric­e Noura bint Mohammed Al Kaabi, 39 anni, è la ministra della Cultura degli Emirati Arabi
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