Il garzone diventato Mr Wolf «Evento con mille incognite»
Il tuttofare Giacomo Valentini
Nei suoi 12 anni di Fuorisalone tra Tortona, Ventura-Lambrate e la Centrale, è passato da scaricare i camion a essere definito il «mister Wolf» della kermesse diffusa. «O, addirittura, il deus ex machina» ricorda in uno dei (rari) momenti di pausa delle sue giornate da risolvi problemi tra espositori e fornitori. «Mai avrei pensato una parabola di questo genere, è la mia favola di Cenerentola».
Giacomo Valentini 30 anni, è il tuttofare del Design week, dall’organizzazione dei servizi di sicurezza delle location alla gestione dei lavori di pulizia, tra ricerca dei fornitori, confronto dei preventivi e gestione del cliente durante gli eventi. «È una settimana che per me dura tre mesi all’anno — spiega — da inizio febbraio a fine aprile. Poi, nel resto dell’anno, giro per l’Europa o per la città, utilizzando le competenze acquisite in tanti anni di Fuorisalone per altri festival o eventi, prevalentemente quelli cinematografici, più vicini alle mie inclinazioni» (e alla sua laurea in Storia del cinema all’università Statale). Perché in realtà Giacomo di design sa poco o nulla: «Non mi serve, io devo risolvere i problemi». Come quella volta che un espositore — Piet Bergman — che proponeva una servizio di “catering creativo”, si tagliò una mano e per dare una mano si ritrovò davanti a una marea di visitatori incuriositi a tagliare chili e chili di barbabietole.
Valentini, nato a Menaggio sul lago di Come, è un freelance ma deve ai pionieri di Lambrate (Organisation in design) le crescenti professionalità acquisite: «Man mano mi hanno dato sempre più responsabilità». Nei 12 anni ha visto la città sviluppare una cultura dell’evento che prima non c’era: «Adesso si susseguono le settimane dei libri, dell’arte, della moda, del design. Per il mio settore, oggi Milano è un ottimo luogo dove lavorare».