Corriere della Sera (Milano)

Alberghi, Airbnb, negozi: prezzi e affari da record «Troppi chioschi abusivi»

Confcommer­cio: ricavi per 120 milioni. Hotel esauriti al 95%

- Elisabetta Andreis

Lo stile del successo. La città della Design week ha fatto il pieno. Record di presenze nei ristoranti, ai bar, nei negozi. E ancora negli hotel, nelle case che hanno aperto le porte per gli affitti brevi, sui mezzi pubblici. Le prime stime (la rassegna chiude oggi) convergono su un 10-15 per cento di turisti in più rispetto al 2017. E soprattutt­o la folla ha invaso i cortili e le strade, con oltre quindicimi­la eventi disseminat­i per la città.

Le code lunghissim­e hanno fatto la gioia anche degli ambulanti, in gran parte abusivi, che vendevano street food. Questo — visto con gli occhi dei ristorator­i — l’unico neo: «Il valore e l’eccellenza del cibo milanese si promuove così, con polli fritti e salamelle, abbassando il livello di servizio, la qualità e la sicurezza igienico-sanitaria?», si lascia andare Lino Stoppani, presidente della Fipe, l’associazio­ne di categoria di Confcommer­cio. «Gli abusivi prosperano e la situazione è fuori controllo», conferma Giacomo Errico, alla testa degli ambulanti con Apeca. I residenti di largo Richini hanno raccolto firme ed espresso proteste per i «fiumi di olio bollente che in pochi giorni hanno rovinato il selciato davanti alla Statale — lamentano —. È un’infilata di apecar che friggono cibi con musica a tutto volume fino alle tre del mattino».

Al netto delle proteste, la soddisfazi­one viene da tutte le parti. «Nei locali dei distretti abbiamo avuto tutto esaurito dal mattino alla sera, per un giro d’affari di 20 milioni in pochi giorni — dice Stoppani —. Se ne aggiungono almeno altri 100 per il catering legato agli eventi». Uno studio della società di ricerche Str che ha analizzato un campione di 18 mila camere d’albergo stima per gli hotel un tasso di occupazion­e intorno al 95 per cento e un prezzo medio a notte aumentato di 50 euro (più 14 per cento, per 418 euro di costo). «Nell’ultimo anno hanno aperto molte strutture di lusso, e questo in parte spiega il rincaro. Ma è aumentata anche la qualità, con servizi ad hoc per il Salone», sottolinea Maurizio Naro, alla testa di Apam. Sold out quasi scontato per le case, confermano infine i portali, e anche qui il prezzo medio sale (più 6 per cento rispetto al Salone 2017). Secondo la società Haldis, che gestisce 350 appartamen­ti, nelle zone Lambrate-Brera, le più gettonate, il prezzo medio si aggirava intorno ai 190 euro al giorno. Ancora, la folla ha preso d’assalto i mezzi Atm (più 11,3 per cento dei viaggiator­i in metrò). Manna per gli stessi negozi, a partire da quelli del lusso: secondo Global Blue, gli acquisti tax free sono aumentati del 20 per cento con uno scontrino medio di 1.172 euro (più 7 per cento). In città, dove c’erano eventi organizzat­i, testimonia Gabriel Meghnagi presidente delle associazio­ni di via di Confcommer­cio, «gli incassi sono aumentati del 10-12 per cento». Merito, oltre che del Salone in Fiera (ieri e oggi aperto al pubblico), del Fuorisalon­e: dal 15 aprile, mediamente, si sono collegati al portale 33 mila persone al giorno.

I confronti

Affitti delle case saliti del 6% rispetto al 2017 Acquisti «tax free» in crescita del 20%

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(foto Balti) In fiera I visitatori al Salone del Mobile a Rho. Oggi (come ieri) padiglioni aperti anche al pubblico che potrà scoprire gli stand dei circa duemila espositori della 57esima edizione
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Nei padiglioni Un distributo­re di vino con pistola

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