Casteggio, tre indagati e depuratore sequestrato
Oltrepo Pavese
Da almeno tre anni il torrente Coppa, che confluisce nel Po all’altezza di Bressana Bottarone, è sotto stretta sorveglianza delle autorità, ma lo stato delle sue acque desta preoccupazione in Oltrepo da anni. Nonostante lo status di torrente sotto tutela ambientale la qualità delle acque è progressivamente peggiorata e nell’ultimo triennio il giudizio di Arpa sul depuratore di Casteggio con un monitoraggio ad hoc è risultato «non conforme» alla normativa. È in questo contesto che la Guardia di finanza ha dato seguito al sequestro preventivo del depuratore comunale di Casteggio di proprietà della società Pavia Acque e gestito da Asm Voghera. Al momento figurano indagati per inquinamento ambientale colposo Sergio Bariani, Barbara Piermarioli e Daniele Bruno, attuale amministratore unico di Asm Voghera, soggetti che «nel tempo avevano i poteri di controllo e gestione» del depuratore. In campo ora ci sono anche i tecnici della società vogherese per le verifiche del caso. Le indagini dei carabinieri forestali di Varzi e della Guardia di finanza, coordinate dal sostituto procuratore di Pavia Roberto Valli, e i controlli Arpa «hanno evidenziato e confermato che il depuratore di Casteggio nonostante il recente potenziamento impiantistico non risulta assolutamente in grado di trattare i reflui in ingresso, con conseguente ripercussione sul fiume». Fattori che incidono sul riuso delle acque reflue a fini irrigui e sulla qualità di vita dei pesci, tanto da determinare «l’accertata moria della fauna ittica locale». Varie le denunce dello stesso corpo sia nei confronti di Asm Voghera, sia della vicina ditta Ab Mauri già sanzionata in passato. L’indagine ha mosso i primi passi tre anni fa dopo le lamentele di alcuni residenti che denunciavano l’odore che si sollevava dal torrente con tanto di acque nere, ad avviarla l’ex comandante della Forestale Arturo Gigliotti pensionato dal ministero della Difesa poco più di un anno fa. L’inchiesta corre oggi su un duplice binario: da un lato il filone ambientale sfociato per il momento nel sequestro preventivo, mentre le Fiamme gialle stanno passando al setaccio la documentazione sui lavori di ampliamento del depuratore per verificare la correttezza dell’operato degli amministratori nella gestione dei fondi: 3,1 milioni di euro interamente finanziati tramite la tariffa del servizio idrico integrato.