Le canzoni di Ermal Meta Dopo Sanremo il Forum
Il cantautore Ermal Meta in un concerto sold out al Forum. «L’Italia mi ha adottato»
Il terzo posto al Festival di Sanremo 2017 con «Vietato morire» non gli era bastato: quest’anno Ermal Meta ha vinto con «Non mi avete fatto niente», brano in coppia con Fabrizio Moro, che i due proporranno all’«Eurovision Song Contest» tra l’8 e il 12 maggio a Lisbona. Intanto il cantautore si gode il successo del suo terzo disco «Non abbiamo armi», che presenterà stasera in un Forum sold out da settimane (via Di Vittorio
6, Assago, ore 21). «Ci saranno molte sorprese», anticipa il 37enne, fiero di questo tutto esaurito così come della partecipazione all’«Eurovision». «Essere in gara in una manifestazione del genere, nata per promuovere l’incontro tra culture diverse, mi rende orgoglioso soprattutto perché sono nato in Albania. Prima l’Italia non era casa mia, per cui sento di avere una doppia responsabilità rispetto a questo evento: rappresento un Paese che mi ha adottato».
Parlare di politica non gli interessa: «Non me ne occupo, troppa propaganda da quelle parti». È la musica che lo accende, musica che lo ha portato al successo dopo aver firmato canzoni per altri — da Patty Pravo a Marco Mengoni — e che per Meta ha un valore sociale: «Per dimostrarlo ricorrerò a un esempio. Per il mio compleanno, il 20 aprile, i ragazzi del mio fan club hanno donato 8 mila euro a tre realtà che si occupano di bambini e tumori infantili: sapevano che avrei apprezzato». Membro della commissione esterna del talent «Amici», Meta ha alle spalle una gavetta come chitarrista negli Ameba 4 e con la sua vecchia band, La Fame di Camilla. Tra le fonti d’ispirazione, Venditti, cui ha dedicato «Caro Antonello», da «Non abbiamo armi». «Lo stimo così tanto che un giorno, in un momento no, l’ho chiamato, e lui mi ha consigliato di scrivergli una lettera», racconta. «È così che è nato quel brano». Tra i suoi incontri significativi anche Mogol. «Avevo circa 25 anni, mi fece notare che giravo attorno a ciò che volevo dire con i miei pezzi. E aveva ragione, nelle canzoni è fondamentale essere diretti, la vera ricercatezza è la semplicità».