Officinalia detta le regole del bio Una mostra mercato per l’alimentazione e la casa
Alga spirulina e cibi vegani piante e farine alternative Le novità per vivere in salute
Del biologico, da sempre, piace il fatto che garantisce prodotti senza chimica, recupera varietà antiche, a rischio di scomparsa, senza però dimenticare che siamo nell’epoca del 2.0 e bisogna guardare anche avanti, aprirsi a nuovi orizzonti. Nell’immaginario collettivo il bioagricoltore è una persona appassionata che con entusiasmo e tenacia coltiva, alleva, sperimenta, in un’altalena continua di sconfitte e risultati. Un mondo bucolico, di un certo fascino, che non si riesce a percepire al supermercato, anche se si è votati al green e si acquistano alimenti certificati. Ecco perché, a più di trent’anni dalla prima edizione, Officinalia, la mostramercato dell’alimentazione biologica, biodinamica e dell’ecologia domestica del Castello di Belgioioso, che questo anno si tiene dal 1° al 6 maggio, fa ancora il boom di presenze (oltre 17 mila visitatori in tre giorni di manifestazione lo scorso anno).«La gente cerca soprattutto lo scambio con i produttori», conferma Gloria Spaini, organizzatrice insieme con il fratello Guido: «li vediamo chiacchierare fitto fitto, chiedere, a volte perfino consigliare. Un incontro prezioso per entrambe le parti».
Novità ed evergreen. «È il momento dell’alga spirulina, ma ancora i consumatori non sanno bene come utilizzarla», racconta Spaini. «Noi ospitiamo un piccolo produttore bergamasco, Prato della Voja, che è fra i primi a offrirla disseccata, formula che ne facilita l’utilizzo nelle ricette di tutti i giorni». Va forte anche il vegano (e comunque pause da latte e uova sono apprezzate anche da chi non segue quella dieta), buona accoglienza avranno quindi i biscotti e prodotti da forno, con farine macinate a pietra, del vegano Biogovinda. Da Toritto, provincia di Bari, arrivano proposte a base di mandorle, come il formaggio vegetale Mandorella e le creme, per condire la pasta, in cui la frutta secca è abbinata a curry e curcuma. E ancora le birre artigianali del birrificio alessandrino Gedeone (Gedè noir, nera senza schiuma, e Per Bacco, aromatizzata al mosto d’uva) e le piante officinali (rafano, assenzio, santoreggia e camomilla) del vivaio Erika Caldera per creare piccoli orti sui balconi di casa.
Il biologico è il filo conduttore anche nella cosmesi, nell’abbigliamento e nell’arredo. «Creme a base di lavanda, olii essenziali e propoli, e poi filati di lino e canapa e materassi con foglia di torba».
Officinalia, che per un gioco di calendario in questa edizione è aperta quasi una settimana, offre ogni giorno anche uno spazio di showcooking e di incontri. «Si parla di territorio con OltrePò Biodiverso, del sempre più forte bisogno di contatto con la natura e la terra con l’Associazione Nuove Ruralità e, come è tradizione da qualche anno, delle diete collegate al gruppo sanguigno», spiega la promotrice. Che non dimentica il festival del Taiji, che accompagna la fiera dal 1997 e oltre a promuovere la pratica sul manto verde del parco del Castello, firmerà un Trattato sulla Longevità.