Caporello lascia Scossone in Comune
Sala aveva chiesto una svolta
Arabella Caporello lascia il posto di dg di Palazzo Marino. A motivare la scelta un nuovo incarico lavorativo che s’è appena avviato, la voglia del sindaco d’imprimere a metà mandato un deciso cambio di passo da parte degli uffici e alcune tensioni interne alla macchina di piazza Scala. La dirigente ha annunciato la decisione al termine della riunione di giunta. Una comunicazione veloce, salutata dai ringraziamenti di Sala per il lavoro svolto in questi due anni e da un applauso degli assessori. La settimana prossima sarà lanciato il bando per individuare il suo successore.
Un nuovo incarico lavorativo che s’è appena avviato. La voglia del sindaco d’imprimere a metà mandato un deciso cambio di passo da parte degli uffici. Alcune tensioni interne alla macchina di piazza Scala. E soprattutto l’ingombrante ombra di Christian Malangone, per una vita braccio destro di Beppe Sala, e per cui da settimane si vociferava l’approdo a Palazzo Marino, prefigurando una difficile convivenza. Il risultato sono le dimissioni di ieri da direttore generale del Comune di Arabella Caporello. Ad annunciarlo è stata la stessa dirigente al termine della riunione di giunta. Una comunicazione veloce, salutata dai ringraziamenti di Sala per il lavoro svolto in questi due anni e da un applauso degli assessori. Il passo indietro è stato poi formalizzato in una lettera, in cui Caporello spiega al sindaco di considerare «concluso, con viva soddisfazione, il mio percorso professionale al Comune di Milano», definendosi «orgogliosa di aver prestato il mio servizio» per l’amministrazione.
Prima city manager donna di Palazzo Marino, classe 1972, marchigiana d’origine ma a Milano dal 1991, Arabella Caporello era stata scelta nel luglio del 2016. Laureata in Economia all’università Cattolica, con esperienze di «strategie d’impresa, finanza strutturata, riorganizzazione e sviluppo di società di medie e grandi dimensioni e di mercati dei capitali» e un passato nel cda di Sea, nel settore del Private Equity e come assistente esecutivo al consiglio di gestione della Banca Popolare di Milano. Politicamente renziana, è stata tra i fondatori del circolo pd della Pallacorda e con all’attivo un intervento alla prima Leopolda.
La sua recentissima nomina nel cda di Italiaonline, l’ex Seat Pagine Gialle, ha accelerato i tempi dell’addio più o meno annunciato. L’insoddisfazione del sindaco sull’operatività degli uffici, in particolare sul «piano periferie», era sfociata nella strigliata che Sala riservò ai dirigenti riuniti in una convention interna poco dopo l’allarme risuonato con le elezioni del 4 marzo scorso. «Dobbiamo cambiare passo. Noi amministratori, ma anche voi dirigenti», furono i toni usati da Sala. Ieri l’ormai ex dg ha assicurato che garantirà «la continuità e la non interruzione delle attività di governo della macchina amministrativa» per i prossimi due mesi. È il tempo necessario a individuare il successore. Il bando sarà lanciato già la settimana prossima. Gli indizi (e le voci che da settimane sono tornate prepotentemente) portano tutti a Malangone. Soprattutto dopo l’assoluzione in Corte d’appello in merito alla trasferta a Tokyo di una collaboratrice di Roberto Maroni,
Il passo indietro
Nella lettera la manager considera «concluso il percorso professionale in amministrazione»
vicenda che ne aveva ostacolato l’arrivo due anni or sono. Le dimissioni di Caporello segnano inoltre il naufragio dell’iniziale ipotesi di convivenza tra i due alti dirigenti che avrebbe visto l’operatività della macchina comunale a Malangone, mentre Caporello avrebbe lavorato sui piani finanziari e sulle partecipate.