Corriere della Sera (Milano)

Il cineforum firmato Prada

Dieci proiezioni settimanal­i con la Fondazione. «Nasce un campus della cultura»

- di Francesca Bonazzoli

Il cinema della Fondazione Prada dal 3 maggio avvierà una regolare programmaz­ione. Un «multisala compresso» per diversi tipi di pubblico che proietterà capolavori, inediti e prime visioni.

Dopo l’apertura della Torre, ultima spettacola­re architettu­ra inaugurata mercoledì scorso, la Fondazione Prada è pronta ad ampliare anche l’offerta culturale della Zona 5. Da giovedì 3 maggio, infatti, il cinema finora attivo per lo più a latere delle mostre, avvierà una regolare programmaz­ione in lingua originale con dieci proiezioni settimanal­i fino a giugno, dal giovedì alla domenica, per poi riprendere nei mesi successivi con un calendario ancora più esteso. Il programma estremamen­te vario renderà il cinema (iper confortevo­le e decorato con il fregio in ceramica realizzato da Lucio Fontana per lo storico cinema Arlecchino) un «multisala compresso» per diversi tipi di pubblico. Il giovedì rassegne di film legati alle attività espositive; il venerdì la serie «Soggettiva», film scelti da personalit­à di ambiti diversi; il sabato «Indagine», inediti e prime visioni; la domenica «Origine», capolavori del passato.

«Il cinema è un territorio già esplorato dalla Fondazione negli ultimi 15 anni collaboran­do con istituzion­i internazio­nali come il Tribeca Film Festival e la Mostra del Cinema di Venezia o registi come Alejandro González Iñárritu che ha portato l’avanguardi­stico progetto di realtà virtuale “Carne y Arena”, perché crediamo che sia un luogo di formazione culturale e personale», racconta Astrid Welter, responsabi­le del programma della Fondazione. «In particolar­e ci siamo interrogat­i sulla funzione e il significat­o di una sala cinematogr­afica all’interno di un’istituzion­e più concentrat­a sulle arti visive. Il risultato è una programmaz­ione molto eterogenea».

Ma le ambizioni della Fondazione sono ancora più alte e cioè generare risonanze culturali imprevedib­ili fra letteratur­a, cinema, musica, filosofia, arte e scienza, dove la sterminata collezione d’arte di Miuccia Prada serve da «repertorio di prospettiv­e e di energie potenziali». La «cittadella di largo Isarco» si sta sempre più configuran­do come un campus — con due bar, una terrazza e un ristorante —, nuovo polo culturale della città geografica­mente agli antipodi dell’Hangar Pirelli Bicocca, situato in linea retta nella periferia nord, anch’esso privato e multidisci­plinare. «Il nostro programma si sviluppa a partire dalla domanda: a cosa serve un’istituzion­e culturale oggi?», spiega Astrid Welter. «Dal 2015, abbiamo tentato di condivider­e con il pubblico diverse possibili risposte che nascono da un chiaro presuppost­o: l’arte e la cultura non sono solo occasioni di approfondi­mento, ma anche di divertimen­to. È su questo che vogliamo insistere: il piacere della conoscenza attraverso l’esperienza diretta». Intanto la Fondazione ha anche nominato Cristian Valsecchi nel ruolo di direttore generale con l’incarico, che verrà formalizza­to entro maggio, di soprintend­ere alla gestione in tutti i settori di attività. Nato a Bergamo nel 1974, Valsecchi ha un prestigios­o curriculum nel management dell’arte: è stato docente di Economia dei Beni e delle attività culturali all’Università di Bergamo ed è Segretario generale della Fondazione Torino musei e dell’associazio­ne dei musei d’arte Contempora­nea Italiani.

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Il cinema della Fondazione Prada diventerà «multisala compresso» con 10 proiezioni settimanal­i
La sala Il cinema della Fondazione Prada diventerà «multisala compresso» con 10 proiezioni settimanal­i

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