Corriere della Sera (Milano)

Ancora chiusa la conca sul Po «Intoppo burocratic­o»

La nuova opera

- Gilberto Bazoli

Il sogno di un’idrovia tra montagne e mare, da Locarno a Venezia, dovrà ancora aspettare. A poco più di un mese dall’inaugurazi­one, la nuova conca di Isola Serafini (Piacenza), l’unica sul Po e la più importante in Italia per il dislivello da superare (varabile tra i 14 e i 13 metri a seconda della portata del fiume), è ancora chiusa. Colpa della burocrazia e del ritardo nella consegna del verbale di collaudo dell’opera. A fare le spese dei tempi lunghi sono stati alcuni stranieri arrivati nei giorni scorsi in canoa alla chiusa. Speravano di essere tra i primi a provare l’ebbrezza del nuovo passaggio: una porta vinciana che si chiude, l’acqua che inizia a fluire nell’invaso, l’imbarcazio­ne che si alza, si riabbassa e riparte. Invece il gruppo di turisti ha dovuto armarsi di pazienza, sollevare le canoe e rimetterle in acqua dopo lo sbarrament­o. «C’è stato un intoppo — spiega Ivano Galvani, dirigente dell’Aipo, Agenzia interregio­nale per il Po —. Il collaudo statico non è stato ancora completato». Il compito è stato affidato a una commission­e tecnica della Regione Emilia Romagna e solo quando il verbale degli avvenuti controlli sarà stato consegnato all’impresa costruttri­ce, la conca potrà diventare operativa e passare sotto la gestione dell’Aipo. «Pensavo di fare molto più in fretta, ma siamo in dirittura d’arrivo: ho parlato proprio in queste ore con il collaudato­re, il quale mi ha assicurato che la documentaz­ione sarà pronta per fine maggio, inizi di giugno. «L’inaugurazi­one ha suscitato grande interesse. Ci sono richieste da parte di turisti, singoli o operatori, per la navigazion­e tra Pavia, Cremona e Piacenza. Il discorso dei trasporti commercial­i, invece, dipende dalle realtà industrial­i che ci sono sul fiume». La vecchia conca, realizzata nel 1962, non era più utilizzabi­le da diversi anni a causa dell’abbassamen­to dell’alveo del Po. Il nuovo bacino è stato costruito per aggirare la barriera della centrale idroelettr­ica di Isola Serafini, consentend­o il viaggio libero. Basterà che i naviganti allertino il personale suonando un apposito citofono. Meglio ancora prenotando il passaggio.

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Idrovia La conca di Isola Serafini

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