«Musica nel tennis» Si chiude con Epos
«Musica nel tennis» serve questo pomeriggio l’ultimo set. Il bel ciclo organizzato dalla Società del Quartetto ospita nella scenografica struttura a vetri di Villa Necchi Campiglio il Quartetto Epos (via Mozart 14, ore 17.30, € 10-5). Formazione giovane (le violiniste Deolinda Giovanettina e Livia Roccasalva si sono unite alla violista Georgiana Bordeianu e al violoncellista Ulisse Roccasalva nel 2015 tra le aule del Conservatorio della Svizzera Italiana), l’Epos è già assai attivo anche in Italia: oltre a essersi perfezionato all’Accademia «Stauffer» di Cremona, si è esibito a Mantova per «Trame sonore» ed è stato finalista al concorso «Luigi Nono» di Venaria Reale. Il programma che presenta accosta i due più prolifici autori di quartetti assieme a Beethoven, cioè Haydn e Schubert; del padre del Classicismo scelgono il primo quartetto, mentre del viennese il n. 13, detto «Rosamunde» perché nel secondo movimento cita un tema da lui stesso composto e usato nelle musiche di scena per il dramma «Rosamunde». A inframmezzare questi due capolavori del genere principe in ambito cameristico, l’Epos pone il quartetto n. 6 di Michele dell’Ongaro dove, come illustra l’autore, «i quattro strumenti si specializzano rispetto a una scrittura che trasforma il complesso in un unico strumento a 16 corde».