Il weekend di «Open House» Visite guidate gratuite in 114 edifici pubblici e privati
Dal cantiere del teatro Lirico alle Officine del Volo 114 siti da visitare a costo zero
La terza edizione di Open House Milano ha raggiunto un numero record: sono ben 114, infatti, i siti architettonici che terranno le porte aperte durante il weekend del 5-6 maggio. Si tratta come sempre di un mix di edifici pubblici e privati tra cui chiese, ex fabbriche, teatri, studi di architettura, palazzi storici, sedi istituzionali, redazioni di quotidiani e molto altro ancora. L’edizione 2018 annovera una serie di novità interessanti rispetto agli anni precedenti tra cui il cantiere del Teatro Lirico chiuso da vent’anni e ora in fase di ristrutturazione, il velodromo Vigorelli, i laboratori Ansaldo del Teatro alla Scala, l’Atelier Colla, le ex Officine aereonautiche Caproni (officine del Volo), la moschea al Wahid, la sinagoga Beth Shlomo, il teatro Gerolamo che molti milanesi hanno conosciuto per la prima volta durante la Design Week di aprile.
«Anche quest’anno si tratta di un’occasione unica per i cittadini di conoscere più da vicino tanti luoghi altrimenti inesplorabili — commenta l’architetto Andrea Sampaoli, vicedirettore di Open House Milano —. Come sempre abbiamo diviso Milano nei sei sestieri che la componevano anticamente spingendoci però ben oltre la cinta dei Bastioni. In particolare abbiamo ampliato la direttrice di Porta Ticinese, per quello che è stato definito “percorso satellite”, arrivando fino a Vigevano dove saranno visitabili piazza Ducale, il Castello, palazzo Esposizioni e villa Crespi». Un secondo itinerario inaugurato quest’anno è quello dedicato agli interni. Studiato in collaborazione con il magazine «Living», media Partner insieme al «Corriere della Sera» dell’iniziativa OHM, permetterà di visitare tra gli altri Dimore Gallery, Brera Design Apartment, casa Barrel12, Costanza Milano, GreenHouse Loft e alcune case private. «Restano comunque solo dei suggerimenti perché ognuno è libero di scegliere i luoghi che più lo incuriosiscono, tracciando il proprio personalissimo itinerario». Quest’anno il weekend di Open House coincide con la prima domenica del mese e dunque con l’apertura gratuita dei musei civici un motivo in più per conoscere non solo le collezioni ma anche la storia delle architetture che le ospitano. Tutte le visite sono gratuite e guidate (i circa 300 volontari coinvolti sono architetti, universitari, semplici appassionati), e se per la maggior parte si accede seguendo semplicemente l’ordine d’arrivo per alcune location è invece obbligatoria la prenotazione (verificare la scheda dell’edificio sul sito www.openhousemilano.org). È consigliabile affrettarsi perché alcuni indirizzi sono presi letteralmente d’assalto. Il format Open House è nato nel 1992 a Londra (che è arrivata ad aprire ben 800 siti architettonici nelle ultime edizioni) e oggi coinvolge 37 città in tutto il mondo. In Italia l’evento milanese, che lo scorso anno ha raggiunto i 20 mila visitatori, inaugura la stagione delle rassegne italiane che comprendono anche Roma (12-13 maggio) e Torino (9-10 giugno).