Comune e Regione
IL PATTO DELLE COSE DA FARE
Nei giorni del massimo stallo a Roma, a Milano il Comune (centrosinistra) e la Regione (centrodestra a guida leghista) si dicono pronti a decidere insieme su una serie di dossier. Chiaro, le due situazioni non sono esattamente paragonabili: da un lato c’è il rebus del governo, con i partiti paralizzati da una raffica di veti reciproci — «Mai con Berlusconi» (Di Maio); «Mai con il Pd» (Salvini); «Mai con i Cinquestelle» (Renzi) —; dall’altro ci sono due istituzioni che, per certi aspetti, sono tenute a collaborare. Detto questo, il messaggio che arriva da Milano, in un momento conflittuale (e caotico) della politica nazionale, fa comunque centro dal punto di vista simbolico. Il sindaco Beppe Sala e il governatore Attilio Fontana hanno idee diverse, anche radicalmente diverse, su tante questioni di ordine generale. Lo hanno dimostrato nei giorni scorsi, duellando su immigrazione e Gay pride. Di fronte però alle «cose da fare», i due si incontreranno. Sempre dal punto di vista simbolico, è stato significativo che queste prime prove di disgelo siano avvenute all’evento sul futuro dell’area Expo, manifestazione che fu, ai tempi, un altro esempio di collaborazione tra istituzioni di segno politico diverso. Sul tavolo di un prossimo incontro tra Sala e Fontana ci sono trasporti, turismo e riapertura dei Navigli. L’assenza di un governo nel pieno delle sue funzioni a Roma è, per tante ragioni, un guaio anche per Milano e la Lombardia. Nell’attesa, tuttavia, chi amministra il territorio si muove. E meno male.