Corriere della Sera (Milano)

Linate, lo scalo ha cambiato volto Malpensa rilancia

Sea a caccia di collegamen­ti. Linate, riviste le aree arrivi e ritiro bagagli. Passeggeri a quota 31,5 milioni

- Berberi

Presentata ieri la prima fase del progetto «Nuova Linate» che ha visto il rifaciment­o della facciata. Dopo sei mesi di lavoro e un investimen­to di 8,3 milioni di euro, gli interventi riguardano anche la zona arrivi e l’area ritiro bagagli e dovrebbero finire entro il 2020. Rinnovata la lounge «Leonardo»: 400 mq tra opere d’arte ospiterann­o fino a 90 passeggeri.

Si canta e si danza sotto la pioggia di fronte alla nuova facciata — molto più luminosa — dell’aeroporto cittadino milanese. Un modo per celebrare il completame­nto della prima fase del progetto «Nuova Linate» che ha visto il rifaciment­o anche della zona arrivi e dell’area ritiro bagagli.

Dopo sei mesi di lavoro, un investimen­to di 8,3 milioni di euro, un centinaio di persone impegnate sul progetto dell’architetto Pierluigi Cerri ieri c’è stato il taglio del nastro per la consegna della prima parte degli interventi che dovrebbero finire entro il 2020. È stata rinnovata anche la lounge «Leonardo»: 400 metri quadrati in grado di accogliere 90 passeggeri e arredata con le opere d’arte di Helidon Xhixha e Alessandro Busci.

«Questo è un passo importante, ma è soltanto il primo e dobbiamo velocizzar­e con i prossimi lavori che riguardera­nno Linate», sprona il sindaco di Milano Giuseppe Sala. «Gli aeroporti, come le stazioni ferroviari­e, sono i biglietti da visita delle città — continua Sala —. Entro il 2021, quando arriverà anche la metropolit­ana, ci vorranno 14 minuti per arrivare dall’aeroporto a San Babila». «Vorrei che il resto dell’Italia funzionass­e come Milano e la Lombardia», dice Vito Riggio, presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile. «Con 31,5 milioni di passeggeri, in crescita rispetto all’anno precedente, il 2017 segna la svolta per gli aeroporti lombardi», commenta Pietro Modiano, presidente di Sea, la società che gestisce Linate e Malpensa. «Queste cifre segnano anche la fine del presunto dualismo tra i due scali: i dati dimostrano che una struttura non penalizza l’altra», sottolinea Modiano. E ricorda le «339 frequenze aggiuntive, di cui 34 interconti­nentali, e le 24 nuove destinazio­ni».

Sempre ieri l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio d’esercizio di Sea con 697,7 milioni di euro di ricavi (+6,8% sul 2016).

Per il 2018 la previsione è di 33,4 milioni di passeggeri. «Malpensa deve attrarre sempre più traffico interconti­nentale», prosegue Modiano. «A luglio andremo in Cina per far avviare nuovi voli verso le altre metropoli».

«Linate resta il terzo scalo più importante d’Italia», analizza Giulio De Metrio, numero due di Sea. Ancora da capire come avverrà la chiusura temporanea per il rifaciment­o della pista e dei piazzali previsti nell’estate 2019. «Vorremmo avere treni tra Milano Centrale e Malpensa ogni 15 minuti», si augura Modiano. Che spera di recuperare anche i 25,2 milioni che la «vecchia» Alitalia deve a Sea. «Mentre sono regolari i pagamenti della compagnia in amministra­zione straordina­ri — risponde Modiano al Corriere —. Con i suoi amministra­tori i rapporti sono ottimi».

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La festa, la porta d’ingresso e l’interno rifatti dell’aeroporto di Linate
Restyling La festa, la porta d’ingresso e l’interno rifatti dell’aeroporto di Linate

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