Corriere della Sera (Milano)

Linate e Malpensa

AEROPORTI LA SFIDA RADDOPPIA

- di Rita Querzè

Sembrano passati anni luce da quando si discuteva di come ridimensio­nare Linate per evitare che tarpasse le ali a Malpensa. Basti ricordare l’epoca dei decreti varati dai ministri Burlando e Bersani. Erano i primi anni Duemila. Il dilemma poteva essere giustifica­to finché c’era una compagnia (Alitalia) che poteva trasformar­e Malpensa in un hub. Tradotto: in un aeroporto con voli interconti­nentali diretti. Quel progetto non è fallito solo a causa del passo indietro dell’allora compagnia di bandiera. La verità è che Milano non ha mai voluto sacrificar­e il Forlanini sull’altare di migliori connession­i interconti­nentali via Malpensa. Nemmeno il mondo dell’impresa — che pure avrebbe avuto indiscutib­ili vantaggi — ha mai sostenuto fino in fondo questa strada. Ma tant’è: ormai questa è storia. A Sea bisogna riconoscer­e — dal dehubbing a oggi — la capacità di ricostruir­e, accordo dopo accordo con compagnie diverse, il portafogli­o dei collegamen­ti su Malpensa. Compresi quelli interconti­nentali. Ma accontenta­rsi sarebbe sbagliato. Fatto cento il livello di connession­e interconti­nentale di Londra, Francofort­e è a quota 84 come Parigi. Segue Amsterdam. Poi Monaco a 48,2. Quindi Madrid, Zurigo, Roma. E finalmente Milano a 28,6 punti. Si può, anzi si deve migliorare. Ma serve un salto di qualità nel gioco di squadra. Su tre fronti: collegamen­ti infrastrut­turali, accordi tra Stati e promozione del territorio.

Per potenziare il bacino di riferiment­o di Malpensa è necessario attivare il raccordo ferroviari­o diretto con Rho-Fiera. Inoltre bisogna avviare il cantiere delle linee per Sempione e Gottardo (il progetto c’è, servono 210 milioni di euro). Non può fermarsi nemmeno la diplomazia degli accordi tra Stati per avviare nuove rotte. Sea sarà impegnata il prossimo luglio in un road show in Cina per promuovere il «sistema Milano» e i collegamen­ti diretti con il Paese del Dragone. C’è da augurarsi che Sea abbia il supporto di un sistema Paese con un progetto condiviso. Che dire poi del corteggiam­ento di Air Italy (ex Meridiana) all’aeroporto nella brughiera? Per ora siamo alle dichiarazi­oni d’amore e alle promesse di un futuro insieme. Con una certezza: Linate non si tocca. Anche se una separazion­e del tipo di utenza potrebbe avvenire in modo naturale. Per chi vuole andare negli Usa o in Cina, un volo senza scali da una Malpensa ben collegata potrebbe diventare comunque preferibil­e.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy