ALLEANZA TRA VIGILI E CITTADINI L’ESEMPIO (VIRTUOSO) È IN BRERA
Caro Schiavi, queste righe non sono per unirmi a quelli che fanno la Polizia locale oggetto di brontolamenti per la mancata presenza dei suoi agenti lungo le strade della città, ma, al contrario, per qualcosa che si legge piuttosto raramente e cioè per elogiarla e ringraziarla.
Si tratta di quanto esposto in una corrispondenza intercorsa tra il sottoscritto e piazza Beccaria, self explanatory, che per brevità le riassumo. Largo Grassi (dietro il teatro Strehler, vicino a Brera) è assai frequentato, anche per le numerose panchine, soprattutto da bambini e anziani oltre che dai residenti: pertanto è zona pedonale ma, nonostante gli appositi cartelli, è con elevata frequenza percorso da motociclette e motorini che, spesso ad alta velocità, rappresentano un evidente pericolo. Ne ho scritto al comandante della Polizia locale e sono lieto di dire che la polizia è intervenuta e per due volte dalle 8 alle 12 del 14 e del 22 aprile, una pattuglia di agenti ha stazionato in largo Grassi, sanzionando i trasgressori. Ringrazio per la comprensione dimostrata, sentimento che ho visto corrispondere anche da diversi cittadini. È augurabile che gli agenti possano tornare almeno una volta nei giorni lavorativi, per dare l’esempio ai trasgressori abituali.
Caro Pellegrini, lei può dire di averli visti, e gia questo è un risultato. I vigili oggi per molti milanesi sono un oggetto non percepito. I cittadini li reclamano nei quartieri dove in certe ore il traffico impazzisce, li cercano per evitare le scorribande da marciapiede di qualche ciclista maleducato, li vorrebbero in strada a incivilire gli irresponsabili alla guida con il cellulare in una mano e il volante nell’altra…. Dai e dai, lei ce l’ha fatta. Con richieste garbate e perentorie, offrendo addirittura la disponibilità a coprire le spese (che lei chiama «relativo onere economico»).
Devo dire che le risposte del capo di gabinetto e del comandante Marco Ciacci sono state altrettanto garbate e corrette: primo, spiegandole che la richiesta di coprire con fondi privati il costo di un pubblico servizio era inaccettabile; secondo, cercando di programmare interventi per prevenire, «e se del caso reprimere», gli illeciti indicati. Detto e fatto. Lei ringrazia per l’intervento, il comandante la ringrazia per la segnalazione. Una buna notizia. Noi ringraziamo entrambi: il buon cittadino e chi deve garantire il rispetto delle regole. Domanda: se la collaborazione funziona, perché non incentivarla ed estenderla?