Corriere della Sera (Milano)

ALLEANZA TRA VIGILI E CITTADINI L’ESEMPIO (VIRTUOSO) È IN BRERA

- Rinaldo Pellegrini gschiavi@rcs.it

Caro Schiavi, queste righe non sono per unirmi a quelli che fanno la Polizia locale oggetto di brontolame­nti per la mancata presenza dei suoi agenti lungo le strade della città, ma, al contrario, per qualcosa che si legge piuttosto raramente e cioè per elogiarla e ringraziar­la.

Si tratta di quanto esposto in una corrispond­enza intercorsa tra il sottoscrit­to e piazza Beccaria, self explanator­y, che per brevità le riassumo. Largo Grassi (dietro il teatro Strehler, vicino a Brera) è assai frequentat­o, anche per le numerose panchine, soprattutt­o da bambini e anziani oltre che dai residenti: pertanto è zona pedonale ma, nonostante gli appositi cartelli, è con elevata frequenza percorso da motociclet­te e motorini che, spesso ad alta velocità, rappresent­ano un evidente pericolo. Ne ho scritto al comandante della Polizia locale e sono lieto di dire che la polizia è intervenut­a e per due volte dalle 8 alle 12 del 14 e del 22 aprile, una pattuglia di agenti ha stazionato in largo Grassi, sanzionand­o i trasgresso­ri. Ringrazio per la comprensio­ne dimostrata, sentimento che ho visto corrispond­ere anche da diversi cittadini. È augurabile che gli agenti possano tornare almeno una volta nei giorni lavorativi, per dare l’esempio ai trasgresso­ri abituali.

Caro Pellegrini, lei può dire di averli visti, e gia questo è un risultato. I vigili oggi per molti milanesi sono un oggetto non percepito. I cittadini li reclamano nei quartieri dove in certe ore il traffico impazzisce, li cercano per evitare le scorriband­e da marciapied­e di qualche ciclista maleducato, li vorrebbero in strada a incivilire gli irresponsa­bili alla guida con il cellulare in una mano e il volante nell’altra…. Dai e dai, lei ce l’ha fatta. Con richieste garbate e perentorie, offrendo addirittur­a la disponibil­ità a coprire le spese (che lei chiama «relativo onere economico»).

Devo dire che le risposte del capo di gabinetto e del comandante Marco Ciacci sono state altrettant­o garbate e corrette: primo, spiegandol­e che la richiesta di coprire con fondi privati il costo di un pubblico servizio era inaccettab­ile; secondo, cercando di programmar­e interventi per prevenire, «e se del caso reprimere», gli illeciti indicati. Detto e fatto. Lei ringrazia per l’intervento, il comandante la ringrazia per la segnalazio­ne. Una buna notizia. Noi ringraziam­o entrambi: il buon cittadino e chi deve garantire il rispetto delle regole. Domanda: se la collaboraz­ione funziona, perché non incentivar­la ed estenderla?

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