Corriere della Sera (Milano)

I film di Olmi, atto d’amore per la città

1931-2018 La scomparsa di Ermanno Olmi, intellettu­ale coerente e curioso, mai allineato Milano e la Lombardia furono luoghi di elezione del regista Dagli uffici de «Il posto» alla crisi di «Un certo giorno» Il racconto sempre ispirato di un mondo in trasf

- di Marco Garzonio e Maurizio Porro

Gli uffici de «Il posto», i luoghi della crisi in «Un certo giorno»: Milano è stato luogo d’elezione per Ermanno Olmi, dove ha molto vissuto e dove ha tratto ispirazion­e. Fino all’ultimo film-documentar­io dedicato al cardinale Carlo Maria Martini.

Milano e la Lombardia, sono stati luoghi di elezione del manzoniano Olmi, come per Testori, quelli che lo hanno ispirato e dove ha molto vissuto, senza essere sempre d’accordo, ma combattend­o a volte contro il progresso stigmatizz­ato nello special tv «Milano 83» (cioè quella da bere) che a lungo l’ha reso sgradito al potere. Ma Ermanno non veniva a patti, aveva la costanza della ragione unita a quella della fede: la sua carriera inizia quando lo assumono alla Edisonvolt­a dove, prima fattorino poi si fonda una sezione cinema dedita ai documentar­i, girandone alcuni («Il tempo si è fermato») ed esplorando il mondo del lavoro fuori dal neo realismo. Infatti il successo è tutto milanese e riflette la sua esperienza: «Il posto» ‘61, è la storia sem- plice di un ragazzo che fa i test di assunzione, girovago in una Milano sventrata (San Babila era solo una buca) per la prima metropolit­ana e incontra una ragazza che nella realtà diventerà la sua devotissim­a moglie: Loredana Detto Olmi. A Milano tenta un’avventura produttiva fondando con Tullio Kezich la società XXII dicembre che fa debuttare giovani come la Wertmuller, De Bosio, Eriprando Visconti. E qui gira un corto sulla Borsa, introvabil­e, e una trilogia di amorosi sensi dei giovani tra cui «La cotta». E nel frattempo nella patria della pubblicità gira anche alcuni Caroselli (Nescafè, Nestlè, Cinzano Piaggio, Moretti…). Milano è la scenografi­a morale nel 1969 di «Un certo giorno» racconto della crisi di un pubblicita­rio rampante, in anticipo sui tempi nella forma e nella sostanza, come nel ’71 inquadra la solitudine metropolit­ana («Durante l’estate»). Sempre nel ‘67 aveva anche girato un documentar­io sul centenario della Galleria di Milano, mentre vicino a Treviglio nella campagna bergamasca, in una cascina demolita, ambienta il capolavoro «L’albero degli zoccoli» (prima visione tv la vigilia di Natale del ’79). Un racconto molto manzoniano che ha solo bisogno di qualche sottotitol­o fuori zona ma parla l’eternità della poesia e vince a Cannes e sul cuore del pubblico: ciascun spettatore lo premia.

Milano non fu solo set di

Fuori dal set Amico di Pomodoro e del musicista Vacchi al Piccolo si innamorò del teatro di Dodin

molto cinema, ma anche la città dove aveva una casetta bohemienne alternativ­a ad Asiago, avendo amici, amando frequentar­e il Piccolo Teatro (fu così che si innamorò degli spettacoli di Dodin, regista russo su cui avrebbe voluto girare un film). E conosce il musicista Fabio Vacchi di cui mette in scena alla Scala «Teneke» collaboran­do attivament­e con Arnaldo Pomodoro di cui diventa complice artistico, amico e con lui lavora anche ad altre opere, oltre ad essere ospite spesso della magnifica Fondazione dello scultore. Infine è nella sua città conclude la carriera col film sul cardinale Martini che verrà a presentare emozionato al Centro San Fedele, altro luogo prediletto, dove era stato premiato spesso dalla giuria del premio fondato dal gesuita padre Bruno.

 ??  ?? Regista Ermanno Olmi, scomparso ieri all’età di 86 anni
Regista Ermanno Olmi, scomparso ieri all’età di 86 anni
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy