Corriere della Sera (Milano)

«Sul Leonka permuta di aree e poi la gara»

I Cabassi costruiran­no altrove, poi il bando pubblico «Avanti con la regia del prefetto». La destra insorge

- Di Maurizio Giannattas­io

«Recuperare una situazione che ormai va accettata». Con queste parole il sindaco Sala ha ufficializ­zato la posizione del Comune sul Leoncavall­o e ha confermato la trattativa in corso per la regolarizz­azione del centro sociale. «È in corso una trattativa con la regia della Prefettura». Al centro uno scambio di volumetrie. Il centrodest­ra è pronto a fare le barricate.

«Recuperare una situazione che ormai va accettata». Con queste parole il sindaco Beppe Sala ha ufficializ­zato la posizione del Comune sul Leoncavall­o e ha confermato la mediazione in corso per la regolarizz­azione del centro sociale. «È in corso una trattativa con la regia della Prefettura — ha detto il sindaco a margine dell’iniziativa di solidariet­à della Milano Food city —. La posizione dell’amministra­zione è quella di riuscire a recuperare questa situazione che ormai va accettata, perché il Leoncavall­o è una parte della città e non credo sia più il tempo delle polemiche».

A condurre le trattative per il Comune sotto la supervisio­ne del prefetto Luciana Lamorgese, è Gianni Confalonie­ri, già subcommiss­ario di Expo e attuale commissari­o liquidator­e della società. La strada su cui vuole puntare Palazzo Marino è quello dello scambio di volumetrie. «Nel rispetto delle regole — continua il sindaco — si può pensare di fare uno scambio di volumetrie tra la famiglia Cabassi (proprietar­ia dell’immobile, ndr) e il Comune che

Via Watteau può dare alla famiglia i diritti che siano più o meno compensati­vi. Questa mi sembra una buona soluzione». L’ex cartiera dismettere­bbe il suo valore immobiliar­e per mantenere solo le funzioni legate ad attività sociali e di servizio mentre le volumetrie edificator­ie verrebbero trasferite in un’altra area di proprietà dei Cabassi o inserite nel borsino e poi rivendute.

A quel punto il capannone industrial­e di via Watteau occupato dai leoncavall­ini divorevole venterebbe di proprietà del Comune. La mossa successiva sarà quello di metterla a bando a cui parteciper­ebbe lo stesso Leoncavall­o. «L’immobile — continua Sala — verrà riassegnat­o in modo trasparent­e attraverso un bando a chi vorrà fare delle cose pubbliche». Con un’avvertenza però: «Tutto questo va fatto con la regia della Prefettura, che già sta coordinand­o e poi portando la questione in Consiglio comunale. Se ci sono queste condizioni io sono fa- Pgt che verrà discusso a breve, forse già prima dell’estate. A tenere banco però sarà soprattutt­o la discussion­e politica. Il centrodest­ra è già pronto a salire sulle barricate. Il Municipio 2 ha convocato per domani una commission­e che si preannunci­a infuocata: «Ci opporremo in tutte le sedi». Ma anche nel centrosini­stra ci sono molti mal di pancia. Senza contare la netta opposizion­e di un uomo di sinistra come Basilio Rizzo.

 ??  ?? Gli spazi occupati dello spazio pubblico autogestit­o Leoncavall­o nell’ex cartiera di Greco: l’immobile privato è sotto sfratto
Gli spazi occupati dello spazio pubblico autogestit­o Leoncavall­o nell’ex cartiera di Greco: l’immobile privato è sotto sfratto
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La trattativa Sul Corriere di sabato 21 aprile il racconto del tavolo segreto in prefettura sul Leoncavall­o

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