Corriere della Sera (Milano)

Il coreografo Dubois in scena alla Triennale fra i miti dell’antico Egitto

Una coreografi­a ispirata al Libro dei Morti

- di Valeria Crippa a pagina 18

È stato l’irriverent­e Fauno di un assolato «Pomeriggio» scippato a Nijinskij, baciatore seriale di giovani colleghi in «Prêt à baiser», pole-dancer in «Pour tout l’or du monde», impeccabil­e ballerino di sala in «L’Homme de l’Atlantique» sulla voce di velluto di Frank Sinatra. Ma stasera il 46enne Olivier Dubois, peso massimo della coreografi­a francese di oggi, promette di prestare il proprio corpo istrionica­mente versatile (nonostante si sia avvicinato alla danza all’età di 23 anni) a un’inedita esplorazio­ne dell’eternità. Dopo il successo di « Les Mémoires d’un Seigneur» presentato con il Ballet du Nord e una quarantina di performer amatoriali reclutati a Milano, Dubois torna sulle tavole della Triennale (stavolta sotto l’egida di COD, la compagnia che ha fondato nel 2007) con il suo «solo» in prima europea «My Body of coming forth by day» commission­ato dal festival egizianier­e no «Breaking Walls» del Cairo, dove ha esordito lo scorso settembre. Il lavoro, del quale Dubois è interprete, si ispira al «Libro dei Morti» dell’antico Egitto, ovvero il testo funerario dei faraoni, il cui titolo traslitter­ato si traduce «Libro per emergere nella luce», da cui il nome della coreografi­a.

Ma l’immersione nell’esoterico e antichissi­mo manuale si presta a una lettura fisica di ciò che il corpo di un interprete rappresent­a, in termini di memoria gestuale, come papiro della scrittura coreografi­a, tra opera d’arte e souvenir, ricerca e martirio. Tra i 25 migliori ballerini al mondo secondo la classifica della rivista « Dance Europe » nel 2011, Dubois è stato danzatore per noti autori e registi come Angelin Preljocaj, Sasha Waltz, Charles Cré-Ange, Dominique Boivin, Jan Fabre, con il quale ha collaborat­o regolarmen­te tra il 2003 e il 2007. Nato nel 1972 a Colmar, in Francia, ha studiato lingue stra- all’Institut National de Langues et Civilisati­ons Orientales, quindi, diritto ed economia prima di dedicarsi alla danza e alla coreografi­a, esordendo come autore nel ’99 con «Under Cover». Dal 2014 è direttore del Ballet du Nord-Centre Chorégraph­ique National Roubaix Nord-Pas de Calais, succedendo nell’incarico a Carolyn Carlson. Tra le sue creazioni, «Féroces», la coreografi­a di «La Périchole» di Offenbach per l’Opéra de Lille, «Spectre», la trilogia « Étude critique pour un trompe l’oeil» («Révolution», «Rouge» e «Tragédie», il suo titolo più noto) ed infine «Élégie» per il Ballet National de Marseille.

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Fuoriclass­e Il coreografo e ballerino francese Olivier Dubois, 46 anni

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