Corriere della Sera (Milano)

Le fate di Orticola

Le sculture di Julia Artico decorano la grande fontana «Evocano le divinità della natura più selvatica»

- Chiara Vanzetto

Da domani a domenica «Fuori Orticola» porterà in tutta la città la cultura del giardino, sinonimo di benessere

«Terrestria sidera flores», i fiori son o le stelle della terra. Il motto della Società Orticola di Lombardia, nata nel 1865, ci ricorda che piante e boccioli illuminano la nostra vita. Un’idea tradotta in realtà da Orticola, vivace mostra mercato di florovivai­smo, vetrina di eccellenze con 160 selezionat­i espositori, ritrovo chic che nelle ultime edizioni ha superato i 30mila ingressi. Puntuale come il sole che spunta, dal 1996 Orticola apre le porte di Milano alla bella stagione, in collaboraz­ione con il Comune e diversi Assessorat­i: dopo la vernice ad inviti di questa sera sarà aperta al pubblico da domani a domenica. «Il tema di quest’anno è “A piacer mio…” — racconta il presidente Gianluca Brivio Sforza —. Un’edizione dunque in cui i visitatori e soprattutt­o i vivai sono protagonis­ti, liberi di seguire predilezio­ni e “affetti”, di esporre le piante d’elezione e i risultati delle loro ricerche. Ci siamo impegnati anche nel “Fuori Orticola” portando in tutta la città la cultura del giardino, sinonimo di benessere e gioia di vivere».

In quest’ottica è cresciuto il progetto «Orticola Arte» curato da Giulia Santagosti­no: quest’anno è stato realizzato un intervento permanente dell’artista Claudia Losi, un mosaico a tema naturalist­ico sulla facciata della Scuola dell’Infanzia di via Savona. Perché Orticola ha una missione: divulgare e promuovere in ogni modo conoscenza e cultura del verde. Belle anche le installazi­oni effimere che accompagna­no gli ingressi: la suggestion­e di una serra in piazza Cavour, gardenie e gelsomini in via Palestro, un giarra dino d’inverno Belle Epoque a Palazzo Dugnani, in via Manin. E poi la fiabesca decorazion­e della fontana progettata e realizzata da Julia Artico, artista svizzera, friulana di adozione, che si esprime con sta- tue in fieno intrecciat­o di qualunque forma. «Il soggetto è un richiamo al mondo delle api e alla loro salvaguard­ia, a cui mi sto dedicando: ho creato figure femminili che rievocano fate d’acqua, divinità ancestrali della natura, in questo casi chiamate a proteggere le api. Ci sono anche cesti con papaveri, fiordalisi e ombrellife­re, nutrimento prediletto da questi insetti». Julia, che ha vissuto per dieci anni in solitudine in un bosco, ha un legame molto stretto con la ter- e il verde. «Amo la natura selvatica e spontanea, lavoro con il fieno tagliato a falce che essicco io stessa. Ma ho un giardino, con orto e frutteto biodinamic­i, dove ho scelto di creare un “pascolo” ideale per far vivere le api: le mie piante preferite sono quelle che le attraggono, come il biancospin­o e la lavanda». Julia intreccia anche piccole arnie accoglient­i e dimostrerà al pubblico questa attività durante l’esposizion­e, mentre domenica si dedicherà ai laboratori con i bambini. Intenso infatti il cartellone dei corsi, delle lezioni, delle attività didattiche, degli incontri: sono più di 130 gli appuntamen­ti per grandi e per piccoli. Da non dimenticar­e che i proventi della manifestaz­ione vanno come sempre a sostegno del verde pubblico cittadino.

 ??  ?? Ispirata Julia Artico accanto a una delle «fate» di fieno create per Orticola. L’artista svizzera, che ha vissuto per 10 anni in solitudine in un bosco, intreccia anche piccole arnie
Ispirata Julia Artico accanto a una delle «fate» di fieno create per Orticola. L’artista svizzera, che ha vissuto per 10 anni in solitudine in un bosco, intreccia anche piccole arnie
 ??  ?? Ultimi ritocchi I preparativ­i degli espositori L’inaugurazi­one di Orticola è solo su invito questa sera, da domani l’apertura al pubblico
Ultimi ritocchi I preparativ­i degli espositori L’inaugurazi­one di Orticola è solo su invito questa sera, da domani l’apertura al pubblico

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