Corriere della Sera (Milano)

Arte moderna e vista mozzafiato all’ultimo piano della Torre il ristorante della Fondazione Prada

Le culture gastronomi­che si incontrano nel ristorante della Fondazione Prada

- di Roberta Schira a pagina 21

All’ultimo piano le mosche che muoiono a migliaia nelle teche dell’artista inglese Damien Hirst; negli edifici in basso la mostra sull’arte italiana dal futurismo al 1943; opere contempora­nee ai piani sotto; splendida vista sull’ex Scalo Romana. L’edificio più alto della Fondazione Prada — progettata da Rem Koolhaas con Chris van Duijn e Federico Rompignoli dello studio Oma negli spazi di un’ex distilleri­a — dal 9 maggio ospita il ristorante Torre, al sesto e settimo piano, appunto, della torre alta 60 metri (via Lorenzini 14; orari: bar dalle 18 alle 2; ristorante

19-23, tel. 02.23.32.39.10). Lo chef è Fabio Cucchelli, che ha lavorato sulle navi da crociera e in Alta Val Badia, a La Siriola. Ma qui il modello di ristorazio­ne non è più incentrato sulla figura narcisisti­ca del cuoco: il Torre diventerà un punto di scambio tra diverse culture gastronomi­che. Con molta attenzione alla sostenibil­ità ed eticità del mangiare: il ristorante ospiterà quattro o cinque volte l’anno chef under 30, che proporrann­o piatti dei loro paesi, in collaboraz­ione con Care’s, l’associazio­ne fondata da Norbert Niederkofl­er e Paolo Ferretti che mette insieme i cuochi etici di tutto il mondo.

Cucchelli, chef residente, è un ottimo cuoco e condivide la scelta di Prada proprio perché conosce il portato rivoluzion­ario della visione di Care’s. Il ristorante della Fondazione non poteva essere uguale agli altri. Si distingue anche per gli arredi, costituiti da opere d’arte, poltroncin­e e tavolini di Saarinen intorno al camino, quadri di William N. Copley, Jeff Koons, Goshka Macuga e John Wesley. Per arrivare agli arredi originali del 1958 dal Four Seasons Restaurant di New York. E alle pareti, ecco i piatti d’artista, ispirati alla tradizione dei ristoranti italiani. Un luogo d’arte e di atmosfera dove mangiare viaggiando tra le varietà del Belpaese. C’è una grande terrazza, e al settimo piano lo chef’s table, con vista sulle cucine. Basta poi guardarsi in giro e dalle vetrate a tutta altezza si vede Milano nella sua estensione: uno dei più bei panorami della città.

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Vista mozzafiato I tavoli e il panorama del Torre, al sesto e settimo piano dell’edificio di Koolhaas

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