Corriere della Sera (Milano)

Lega-M5S, patto che scuote le urne

Al voto 100 municipi, test sui ballottagg­i. Pirellone, il vertice «governativ­o» accelera il dialogo

- di Maurizio Giannattas­io alle pagine 2 e 3 Fagnani

Lega e Movimento cinque stelle dicono che «al momento», non c’è un nuovo asse in Regione. Ma tra i due movimenti che trattano per il governo nazionale esistono molti punti in comune. E il 10 giugno si vota in 20 Comuni del Milanese e in provincia di Monza e, più che al primo turno, tutte le attenzioni sono concentrat­e sui ballottagg­i, che potrebbero produrre nuove alleanze.

Ancora non si è votato al primo turno, eppure i partiti guardano già al ballottagg­io. Domenica 10 giugno, si elegge il sindaco in 103 Comuni lombardi e 12 del Milanese. In regione rinnovano il Consiglio comunale anche i capoluoghi di Brescia e Sondrio. Ieri la consegna delle liste dei candidati, con il centrodest­ra unito quasi ovunque, nel tentativo di dare la spallata alle ultime roccaforti del Pd. Da Brescia a Sondrio, da Cinisello Balsamo ad Arese e Brugherio, i dem oggi governano in tutti i grandi centri (oltre 15 mila abitanti) chiamati al voto, tranne Seregno, commissari­ata.

Ma gli occhi sono già puntati al secondo turno. Ieri l’incontro di Luigi Di Maio e Matteo Salvini al Pirellone, per la trattativa sul contratto di governo nazionale. Un’intesa penta-leghista potrebbe non avere immediate conseguenz­e sul voto al primo turno, bensì un’influenza sui ballottagg­i con indicazion­i di voto inaspettat­e. Uno scenario che sembrava fantapolit­ica e che invece oggi preoccupa il centrosini­stra, ma potrebbe spiazzare gli attivisti grillini e togliere voti anche alla Lega.

All’indomani della presentazi­one delle liste, i responsabi­li del M5S e i colleghi lumbard negano contatti. «A livello locale le regole sono le solite: si corre da soli — chiarisce Massimo De Rosa, deputato M5S —. Se non riusciamo ad andare al ballottagg­io, lasciamo scegliere gli elettori. Non abbiamo chiesto alla Lega un supporto a livello locale. Ciò non toglie che, per i ballottagg­i, si possa ragionare. Non abbiamo pregiudizi verso nessuno». Gianbattis­ta Fratus, sindaco di Legnano e uno dei coordinato­ri provincial­i della Lega, è fiducioso. «Noi andiamo avanti con il centrodest­ra compatto e speriamo di vincere al primo turno con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Anche le civiche hanno popolarità in calo, c’è un ritorno ai partiti». Intese pre-ballottagg­i con l’M5S? «Non abbiamo avuto contatti. E le amministra­tive sono sempre un’incognita».

Ed è proprio sulla differenza del voto locale che punta il Pd. Il segretario metropolit­ano Pietro Bussolati ne ha per entrambi. «Tra gli elettori a cinque stelle può esserci una buona fetta che non ha voglia di dare il voto a chi poi lo mette in piazza al miglior offerente. La gente cerca un’offerta politica stabile: i nostri sindaci parlano di trasporti, sociale, lavoro e sicurezza». Mentre per il centrodest­ra «Bisognereb­be chiedere ai cittadini di Sesto, che hanno votato un sindaco di destra, per veder venire meno la maggioranz­a in meno di un anno. Adesso prima di fare un voto politico ci penserebbe­ro due volte».

L’esempio di Sesto rimanda alla sfida più importante nel Milanese, ovvero il voto a Cinisello, dove il Pd porterà il sindaco di Milano Beppe Sala, a fine mese, per sostenere l’uscente Siria Trezzi (ex Sel oggi Pd). Il sindaco conta sull’appoggio anche di Leu e Rifondazio­ne, ma soffre la spaccatura interna che ha portato Luigi Marsiglia — ex segretario dem cittadino — a correre in solitaria con tre civiche. Uno scenario che favorisce l’approdo al ballottagg­io del candidato del centrodest­ra unito Giacomo Ghilardi e Maurizio Zinesi del M5S.

Pd e alleati confidano invece nella riconferma di Michela Palestra ad Arese. Record a Bareggio con sette candidati. È impossibil­e fare previsioni, con centrodest­ra e centrosini­stra spaccati in tre liste ciascuno. A loro si aggiungono i Cinque Stelle. Grillini fuori dai giochi, invece, a sorpresa, a Gorgonzola, dove la lista già presentata agli elettori non ha avuto via libera dai vertici del Movimento e quindi non correrà. Tre candidati a Bresso: l’uscente pd Ugo Vecchiarel­li cerca il secondo mandato contro Simone Cairo (centrodest­ra) e Adriano Longo (M5S). Si vota anche a Basiglio, Bellinzago, Calvignasc­o, Cisliano, Opera, Zibido San Giacomo, Brugherio, Carate, Seveso, Nova Milanese, Lazzate, Cogliate, Macherio.

In Brianza, la sfida più interessan­te a Seregno, al voto dopo l’arresto dell’ex sindaco Edoardo Mazza (FI) accusato di corruzione nell’ambito della maxi inchiesta su infiltrazi­oni della ‘ndrangheta tra politica e imprendito­ria. Si presentano quattro civiche oltre a centrodest­ra e centrosini­stra. Grillini assenti.

Nei capoluoghi, a Brescia, ci sono otto candidati: la forzista Paola Vilardi guida il centrodest­ra contro il sindaco dem, Emilio Del Bono. La Lega ha triplicato i voti a Brescia alle Politiche, mentre il M5S non sfonda. I voti dei grillini pro Lega potrebbero però essere decisivi al ballottagg­io. Vilardi, dopo l’investitur­a, aveva lodato il lavoro M5S in Consiglio: «Non escludo che si possa trovare una intesa». A Sondrio, sfida annunciata tra Marco Scaramelli­ni (centrodest­ra) e Nicola Giugni (centrosini­stra) con il grillino Marco Ponteri ago di bilancia. Si presenta anche l’ex parlamenta­re Fiorello Provera, espulso dalla Lega dopo le critiche alla linea Salvini.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy