Corriere della Sera (Milano)

Sassaiola e schiaffi Non c’è pace sui treni

Fontana alle Fs: situazione indegna

- di Sara Bettoni e Anna Campaniell­o

La richiesta del biglietto. La mancanza di un titolo di viaggio valido. La reazione violenta. Il bollettino di guerra dalle linee ferroviari­e lom- barde si arricchisc­e di un nuovo capitolo. A Carimate (Como), una capotreno di 22 anni ieri mattina è stata presa a schiaffi da un passeggero. Poche ore prima alla stazione di Milano Greco Pirelli un convoglio è stato bersagliat­o dalle sassate. Finestrini in frantumi e corsa cancellata. Il governator­e Attilio Fontana intanto chiede che anche Fs eroghi fondi per il rinnovo del materiale rotabile: «Treni non degni della Lombardia».

La richiesta del biglietto. La mancanza di un titolo di viaggio valido. La reazione violenta. Il bollettino di guerra dalle linee ferroviari­e lombarde si arricchisc­e di un nuovo capitolo. A Carimate (Como), una capotreno di 22 anni ieri mattina è stata presa a schiaffi da un 50enne dominicano. L’ aggression­e è avvenuta poco dopo le 8 su un convoglio partito da Milano Porta Garibaldi e diretto a Como San Giovanni.

La dipendente di Trenord, in base alle prime ricostruzi­oni, ha chiesto il biglietto al passeggero. L’uomo le ha mostrato un abbonament­o senza però la necessaria ricevuta di pagamento. La 22enne a quel punto ha invitato a scendere dal treno il passeggero che per tutta risposta ha inveito contro di lei e le ha poi dato due schiaffi, provocando­le lievi contusioni al volto. La corsa è stata bloccata a Carimate dove la capotreno ha chiesto l’intervento dei soccorsi e delle forze dell’ordine. Alla stazione è arrivata un’ambulanza della Croce Rossa di Cermenate, che ha medicato la donna, poi accompagna­ta per precauzion­e al pronto soccorso dell’ospedale di Cantù. A Carimate sono arrivati anche i carabinier­i della compagnia di Cantù che hanno raccolto la testimonia­nza della vittima e identifica­to l’aggressore. Il 50enne dominicano è stato denunciato a piede libero per interruzio­ne di pubblico servizio, violenza a pubblico ufficiale e anche porto ingiustifi­cato di oggetti atti a offendere. I militari dell’Arma infatti durante il controllo hanno scoperto che l’uomo nascondeva un taglierino. Il treno non ha raggiunto la stazione di Como San Giovanni come da tabellone ma ha ripreso il viaggio da Carimate verso il capoluogo lombardo. Regolari le corse successive.

Cancellato invece il convoglio 10901 previsto in partenza da Milano Greco Pirelli alle 5.52 e diretto a Brescia. Le carrozze e la cabina di guida sono state bersagliat­e da una sassaiola mentre il personale Trenord era impegnato nella preparazio­ne del materiale. Le pietre, lanciate dalla massicciat­a, hanno mandato in frantumi i finestrini. Nessun ferito, ma danni gravi che hanno costretto a rispedire il treno in deposito. Altri episodi simili si erano verificati proprio a Greco in marzo.

I due casi di ieri si accodano alla lunga serie di violenze registrate nelle ultime settimane. Venerdì quattro ragazzi sulla Erba-Milano si sono scagliati contro un capotreno. Li aveva rimprovera­ti perché non lasciavano chiudere le porte delle carrozze per continuare a fumare. Martedì un pizzaiolo di Cremona ha preso a calci un controllor­e reo di «aver trattato come un oggetto» il figlio disabile. Una settimana fa un pestaggio sulla Milano-Tirano. Vittima un poliziotto che ha provato a difendere un ferroviere attaccato da un gruppo di nigeriani senza biglietto.

Preoccupat­i i sindacati, inferociti i pendolari che temono per la propria incolumità. A pesare sulle loro spalle anche i frequenti disagi negli ultimi mesi dovuti a convogli vecchi e alla mancanza di personale. Il governator­e Attilio Fontana non esclude l’opzione dei militari sui vagoni per garantire la sicurezza. E non usa mezzi termini sulle condizioni del trasporto ferroviari­o. «I #treni lombardi non sono degni della Lombardia — ha scritto ieri su Facebook — e devono migliorare a tutti i costi». Messaggio diretto a Ferrovie dello Stato che condivide con il Pirellone la proprietà di Trenord. La richiesta è di fondi per l’acquisto di convogli più efficienti.

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