Sequestro milionario alla maga dei Rolex
Rubava orologi di valore nel Quadrilatero della moda. Sigilli a due ville, terreni, conti e un’auto
Villa in zona periferica, otto stanze, ampio giardino alberato e dépendance da tre vani annessa nella proprietà. Il prezzo era sceso a 700 mila euro, da una base di partenza di circa un milione di euro.
Prima di qualche potenziale acquirente, però, sulla casa di Brugherio messa in vendita di Mariapiera Pesce, ladra seriale talmente abile da guadagnarsi l’appellativo di «Maga del rolex», ci hanno messo le mani i poliziotti della Divisione anticrimine, che hanno posto sotto sequestro l’immobile (con tanto di arredi e rubinetteria placcata d’oro) in virtù di un decreto emesso dai giudici della sezione misure di prevenzione, che ha colpito anche il patrimonio bancario della donna, già soggetta alla misura della sorveglianza speciale e attualmente agli arresti domiciliari, consistente in circa 50 mila euro su vari conti correnti (frutto anche della vendita di un bar, sempre a Brugherio) e due terreni tra Monza e Cologno Monzese, del valore di circa 30 mila euro. Provvedimento eseguito al termine di un’indagine patrimoniale condotta dalla polizia nei confronti della 53enne di etnia sinti, diventata a suo modo famosa per un colpo da 136 mila euro messo a segno alla gioielleria Pisa, nel Quadrilatero della moda, il 27 febbraio 2016. In quella occasione, la «maga» riesce ad andarsene impunita dal negozio, con un «Patek Philippe» in platino con brillanti, e quadrante blu.
Scaltra, nervi d’acciaio, assume l’aspetto e le vesti di una ricca borghese, signorile, modi garbati, mai troppo appariscente, ed entra in azione. Fa esporre diversi preziosi alla commessa sul banco. Con una scusa riesce a distrarla, o a farla allontanare un momento, e al momento giusto arraffa il bottino, sul quale magari aveva già appoggiato la borsa.
Grazie alla diffusione dei video delle sue «gesta», alcuni commercianti di Torino l’hanno riconosciuta, e ora, nei confronti di Mariapiera Pesce, sono state formalizzate altre 4 denunce relative a furti commessi nelle gioiellerie del capoluogo piemontese. Un’altra grana giudiziaria, che si aggiunge al sequestro della residenza di Brugherio, in provincia di Monza, nella quale vive col marito, il padre di lui, e i due figli che, secondo quanto riferito, seguono le orme della madre dedicandosi al furto.
Un «mestiere», quello della ladra, che la donna coltiva già da minorenne quando, nel 1979 si fa conoscere alle autorità per la prima volta dopo il furto messo a segno a Como di due pellicce del valore di 4 milioni di vecchie lire. Trent’anni dopo, nel 2009, cominciano poi a piovere le varie denunce per furti di diamanti, bracciali, collane e orologi, meglio se di marca Rolex, la sua specialità.