Corriere della Sera (Milano)

Insultò immigrato Licenziato

Sul bus a Lecco

- Barbara Gerosa

LECCO «Ho perso le staffe, ma quei ragazzini al mattino mi avevano insultato e preso in giro. Quando poi nel pomeriggio il padre è salito sull’autobus per chiarire quanto accaduto, mi sono sentito aggredito. Volevo solo che pagasse il biglietto». Fabio Uccelli ha 56 anni, vive a Barzago, nella Brianza lecchese, con la moglie e i due figli, e dal 13 aprile è disoccupat­o. Licenziato dopo 26 anni di servizio da Asf Autolinee, l’azienda di trasporti pubblici comasca, per la violenta discussion­e avuta con il papà di un diciassett­enne di origini marocchine, intervenut­o in difesa del figlio che non aveva il titolo di viaggio. La scena è stata immortalat­a da alcuni utenti e il video che lo vede suo malgrado protagonis­ta ha toni accessi e frasi forti. «Tuo figlio ci prende in giro. Vai via, interrompi il servizio. Vai al tuo paese», grida il brianzolo. «Sei razzista», replica il padre del minorenne, che ha presentato denuncia ai carabinier­i. L’episodio lo scorso 6 febbraio, alla fermata di Missaglia. Il ragazzino sale e non ha il ticket. Non si tratterebb­e della prima volta. Dice di aver dimenticat­o l’abbonament­o a casa e dopo le insistenze dell’autista si fa prestare i soldi dagli amici e compra il biglietto. Al ritorno alla fermata l’uomo trova ad attenderlo il diciassett­enne accompagna­to da padre e fratello. La discussion­e, davanti agli utenti allibiti che assistono alla scena, è accesa. Due mesi dopo il licenziame­nto. «È stato solo l’ultimo episodio di una lunga serie — spiega l’avvocato Marco Corti, che insieme al collega Claudio Mazza, difende Fabio Uccelli—. Non si contano le minacce e gli insulti che il mio cliente ha dovuto sopportare negli anni. È stato lasciato a casa per aver preteso che un passeggero pagasse il biglietto. L’azienda invece di tutelarlo, garantendo­gli di poter lavorare in sicurezza, lo ha punito. Naturalmen­te abbiamo impugnato il provvedime­nto». «Un episodio gravissimo — replica Asf —. Un autista non può reagire aggredendo verbalment­e e insultando i passeggeri. Avrebbe dovuto contattare un collega controllor­e o le forze dell’ordine, anche attraverso la funzione collegata direttamen­te alle centrali. È stato licenziato per il comportame­nto inadeguato al proprio ruolo e alle proprie responsabi­lità». Intanto il padre del minorenne ha ritirato la querela: «Forse sarebbe bastato un ammoniment­o, ma ha trattato male mio figlio».

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 ??  ?? Autista Il diverbio tra l’autista del bus e un passeggero di 17 anni
Autista Il diverbio tra l’autista del bus e un passeggero di 17 anni

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