Una comunità tra i grattacieli Cascina Merlata, quartiere sharing Wi-fi, baby sitter, biciclette e auto «È la nuova frontiera dell’abitare»
Trasporti, sport e tempo libero. Sono le tre direttrici su cui si declina il tema dell’economia dello sharing ad Uptown. Nel distretto residenziale che sta nascendo a Cascina Merlata, oltre il Gallaratese verso il sito Expo, la tecnologia si sposa con l’idea di condivisione. «Architettura orientata alla persona» dice Attilio Di Cunto, amministratore delegato di EuroMilano che sta costruendo il quartiere. Tradotto nei fatti: spazi in cui incontrare i vicini di casa e fare yoga insieme oppure suonare. O ancora la possibilità di rinunciare all’auto personale grazie al car sharing riservato. Il tutto calcolato per le 13 mila persone che a regime vivranno in Uptown (la consegna dei 137 appartamenti del primo lotto, già venduti, è prevista per giugno 2019).
L’esempio di questa filosofia si incarnerà nella Cascina. «Una piazza di contatto con il Gallaratese — per Di Cunto — e un community centre». In questa struttura già oggi sono attivi uno spazio conferenze, la ciclofficina, lo sportello mobility per aiutare i disabili negli spostamenti, l’ufficio lavoro per trovare baby sitter e badanti, gli aperitivi in inglese e le lezioni di yoga. Per il futuro si pensa allo spostamento dell’Università della terza età del Municipio 8 alla Cascina, in un’ottica di collaborazione con i «vicini di zona».
Nel primo lotto sono stati pensati ulteriori luoghi di coabitazione. «Palestra, coworking, una piscina condominiale e un nido bilingue per 18 bambini» anticipa Luigi Borré, presidente di EuroMilano. In più sorgerà una scuola per 920 alunni e un centro commerciale con cinema. A fare da collegamento tra le residenze un parco di 250 mila metri quadrati con 3.500 alberi, tre aree cani e cinque parchi giochi. Sarà Vodafone ad assicurare il wi-fi pubblico e gratuito per il distretto. Anche la connessione Internet esce così dalla sfera privata per entrare nei beni condivisi della comunità. Al capitolo mobilità Uptown sfodera una delle sue punte di diamante: il primo car sharing di quartiere in collaborazione con Share’ngo. Una soluzione che vuole rispondere alla più frequente preoccupazione dei futuri abitanti del distretto. «Ci chiedono: non sono troppi 5,5 chilometri dal centro di Milano?» confessa Borré. Per colmare questa distanza, saranno messe a disposizione auto elettriche a noleggio riservate ai residenti. Saranno venduti abbonamenti da almeno 60 minuti al mese a dieci centesimi al minuto. L’azienda ne aggiungerà altri 60 in omaggio. Le auto ecologiche saranno prenotabili con un’applicazione sullo smartphone. In più, l’opzione di scambiarsi i minuti a disposizione tra vicini di casa. Immancabile il bike sharing. Partnership con ClearChannel (l’operatore di BikeMi) per 150 bici per adulti e 20 per bambini. L’esperimento junior in verità è già stato tentato a Milano con scarso successo. Il «rischio» è la nascita di un quartiere a sé stante rispetto alla città. «Ma qui acquistano casa soprattutto i milanesi — spiega Borré — . Non è un’enclave preclusa agli esterni. Condivideremo anche con chi non abiterà in Uptown».