Corriere della Sera (Milano)

Adda, l’isola-gioiello cerca uno sponsor

Lodi, lo scoglio incolto trasformat­o in un piccolo paradiso. «Eppure nessuno ci aiuta»

- di Francesco Gastaldi

Fino a tre anni fa era uno scoglio incolto in mezzo all’Adda. Oggi l’isolotto Achilli è un piccolo paradiso con spiazzi alberati, aree relax, viali fioriti e animali selvatici, grazie al lavoro di un gruppetto di volontari. Ma l’associazio­ne «Num del Burg» chiede un contributo (economico) al Comune, che finora non è arrivato. «Pochi hanno a disposizio­ne un tesoro così, è ora che i lodigiani lo scoprano».

Tre anni fa era uno scoglio incolto in mezzo all’Adda. Se oggi l’isolotto Achilli è un piccolo paradiso con spiazzi alberati, aree relax, viali fioriti e animali selvatici lo si deve soprattutt­o all’amore che un gruppetto di volontari gli ha dedicato ogni giorno solo per restituirl­o ai lodigiani. Una trasformaz­ione di cui ora l’associazio­ne «Num del Burg» che gestisce il sito ed è artefice di questo piccolo «miracolo», chiede conto anche al Comune. «Abbiamo speso tempo e soldi — afferma il presidente dell’associazio­ne Gino Cassinelli — e ci piacerebbe se anche l’amministra­zione partecipas­se all’operazione con un contributo». Contributo che finora non è arrivato, anche perché l’isolotto Achilli — cento metri di lunghezza per una ventina di larghezza — è proprietà privata (fra i titolari anche Leonardo Meani, l’ex addetto agli arbitri del Milan che finì nell’inchiesta di Calciopoli). I proprietar­i non avevano gran voglia di investire tempo e risorse nell’isolotto e sono stati ben felici di trovare qualcuno disponibil­e a occuparsen­e a tempo pieno. Ora che i lavori sono terminati e l’isolotto è un gioiello, l’associazio­ne «Num del Burg» lo terrà in comodato gratuito fino al 2021. Vi si può accedere in barca a motore o in canoa, risalendo un breve tratto di fiume dal pontile della Canottieri Adda.

L’anno scorso i soci dei «Num del Burg» hanno accompagna­to almeno 200 persone per una visita dell’isola rococò, come i più tradiziona­listi ancora la chiamano. «Ma quest’anno vogliamo fare le cose in grande — precisa Cassinelli — con visite guidate gratuite ogni martedì e venerdì fino a ottobre. Poche città hanno a disposizio­ne un tesoro come questo, è ora che i lodigiani lo scoprano».

La rinascita dell’isolotto Achilli — chiamato con il nome del suo primo proprietar­io, un fascista eccentrico rivenditor­e di pesce e amico personale di Mussolini (il quale stando alle leggende locali avrebbe presenziat­o anche a una delle coloratiss­ime feste danzanti sull’isola) — è passata attraverso diverse piene dell’Adda e quattro camion di rifiuti eliminati dai «Num del Burg».

Solo nell’ultimo anno i volontari hanno piantato 21 nuovi alberi donati dal Parco Adda Sud, realizzato un viale fiorito con rose e ortensie, e costruito un mini trekking che copre metà della circonfere­nza dell’isola. Dalla spiaggia si ha un punto di osservazio­ne privilegia­to su ponte urbano, città e sbarrament­o artificial­e che divide i due argini dell’Adda.

Per ripopolare l’isolotto i «Num del Burg» hanno pensato anche agli animali. Niente di troppo esotico: due anatre (il maschio è stato ribattezza­to Chilu, in omaggio al vecchio Achilli), un gallo, galline, scoiattoli e minilepri. Ci sono le casette per gli uccelli — tortore e merli perlopiù — ma sono già stati avvistati anche falchi e aironi. In estate vi fanno tappa i cigni.

Per chi mette piede sull’isolotto vige il relax: ecco allora le panchine bioriposab­ili ricavate dai tronchi, il viale dei fiori, una foresta di bambù e un’ampia zona da riposo con tende indiane e lettini prendisole. E l’anfiteatro con un colonnato costruito dal vecchio Achilli, che l’anno scorso ha ospitato l’esibizione di un coro di disabili mentali e un evento reiki con le campane tibetane, che sarà replicato in estate. Un miracolo costruito solo attraverso il sudore dei soci dei «Num del Burg» e un pugno di sponsor.

Cassinelli e la sua associazio­ne ora vorrebbero una mano anche dal Comune: «Abbiamo provato a lanciare l’idea di un attracco per rendere l’isolotto tappa delle crociere sull’Adda che partono proprio dal pontile sulla riva opposta. Ma ci hanno detto che per il momento non ci sono soldi».

 ?? (Gastaldi) ?? Sul fiume Alcuni volontari dell’associazio­ne «Num del Burg» che curano l’isolotto Achilli
(Gastaldi) Sul fiume Alcuni volontari dell’associazio­ne «Num del Burg» che curano l’isolotto Achilli
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