Corriere della Sera (Milano)

«Niente centro estivo per chi non paga la mensa scolastica»

La decisione del sindaco di Mariano Comense: l’amministra­zione non è un bancomat, basta morosità

- Anna Campaniell­o

COMO Iscrizioni aperte al centro estivo comunale. Ma solo per i bambini in regola con il pagamento di mensa, trasporto, asilo nido e doposcuola. L’amministra­zione di Mariano Comense ha scelto la linea dura contro le famiglie che hanno debiti con il Comune per i servizi scolastici, dal pasto al bus. Di solito, sono poco più di un centinaio i partecipan­ti alle attività proposte a giugno e luglio e ora resta da capire quanti bimbi rischiano di essere esclusi.

Negli ultimi cinque anni, il saldo dei buoni pasto non pagati ha superato i 150 mila euro. Un dato a cui si aggiungono le morosità degli altri servizi scolastici, in particolar­e trasporto e nidi. «Il Comune fa il possibile per andare incontro alle esigenze di tutti, ma non è un bancomat. I servizi vanno pagati», chiarisce il primo cittadino, Giovanni Marchisio, del Pd. «I debiti accumulati dalle famiglie vanno da 50 o fino anche a 1.500 euro — spiega il sindaco di Mariano —. Vale la pena ricordare che la mensa è un servizio accessorio. Vorrei anche sottolinea­re che con il nuovo appalto siamo riusciti a ridurre le tariffe del 10%. Una famiglia che rientra nella fascia di reddito più bassa paga 72 centesimi per ogni pasto, il costo massimo è di 4,70 euro. Chi davvero è in difficoltà e non può pagare ha la possibilit­à di rivolgersi ai servizi sociali. Negli altri casi, non si possono giustifica­re i mancati pagamenti. Non è corretto, nei confronti dell’ente pubblico e dei cittadini che pagano regolarmen­te».

Dal 2012 a oggi, circa 650 bambini non risultano in regola. «Abbiamo avviato un percorso di comunicazi­one con le famiglie, abbiamo inviato una lettera invitandol­e a presentars­i per valutare un piano di rientro, anche con quote da 10 euro al mese — prosegue il sindaco —. Risultato? Non si è presentato nessuno. L’azienda che gestisce il servizio manda settimanal­mente un messaggio con la situazione del credito o debito residuo. Tutto si può dire tranne che i genitori non siano al corrente della situazione. Spiace vedere però che pagare la mensa è l’ultima delle priorità». Ed ecco la scelta della linea dura. «Il centro estivo è un servizio in più offerto dal Comune alle famiglie dei bambini dalla scuola dell’infanzia fino alla prima media — spiega Simone Conti, assessore ai Servizi sociali di Mariano Comense —. Onde evitare ulteriori morosità laddove già una famiglia non è in regola con i pagamenti abbiamo deciso di mettere questa clausola per le iscrizioni. Per poter partecipar­e alle attività estive devono essere saldati eventuali debiti pregressi. La speranza è di non escludere alcun bambino — conclude Conti —. Abbiamo messo questo paletto con l’obiettivo di prendere contatto con le famiglie e verificare nuovamente la situazione. In caso di difficoltà reale una soluzione diversa è sempre possibile. Ma quando la morosità non è giustifica­bile non è corretto far finta di niente».

Linea dura «Abbiamo inviato una lettera alle famiglie per valutare le situazioni Risultato: zero risposte»

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Cusa), 45 anni, del Partito Democratic­o, dal 2014 è primo cittadino di Mariano Comense, cittadina di 25 mila abitanti
In municipio Giovanni Marchisio (foto Cusa), 45 anni, del Partito Democratic­o, dal 2014 è primo cittadino di Mariano Comense, cittadina di 25 mila abitanti

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