Svolta sui campi rom «Vanno smantellati»
Sala: non sono modello di successo
Lontani i tempi in cui Nichi Vendola, durante i festeggiamenti in piazza Duomo per la vittoria di Giuliano Pisapia, «abbracciava i fratelli rom». La giunta di Beppe Sala ha scelto un’altra linea. Più dura. Subito controlli per scongiurare i micro insediamenti abusivi nelle periferie e in futuro, quando le condizioni lo permetteranno, la chiusura dei campi rom regolari.«Non sono un modello di successo — ha detto il sindaco — né da replicare. Certamente non se ne creeranno altri. Verificheremo più avanti se c’è la possibilità di chiudere anche quelli esistenti». Tra i campi regolari sotto osservazione, quello di via Bonfadini.
Lontani i tempi in cui Nichi Vendola, durante i festeggiamenti in piazza Duomo per la vittoria di Giuliano Pisapia, «abbracciava i fratelli rom». La giunta di Beppe Sala ha scelto un’altra linea. Più dura. Subito interventi e controlli per scongiurare i micro insediamenti abusivi nelle periferie e in futuro, quando le condizioni lo permetteranno, la chiusura dei campi rom regolari.«Non sono un modello di successo — ha detto il sindaco Sala — né da replicare. Certamente non se ne creeranno altri. Verificheremo più avanti se c’è la possibilità di chiudere anche quelli esistenti».
Barona. Quartiere Sant’Ambrogio. La giunta torna in periferia. Tra le emergenze segnalate dai cittadini anche quella dell’aumento della presenza degli insediamenti volanti in varie zone della periferia. Sala conferma. «Stiamo andando verso la stagione più calda e aumenta la presenza dei rom. Non voglio buttargli la croce addosso, ma riteniamo che non vengano a Milano per vacanza. C’è il rischio che aumentino le attività delittuose. È una battaglia continua per farli spostare. Rischia di essere un gioco dell’oca che non finisce mai». Da qui, l’ordine di servizio di aumentare i controlli: «La città ci chiede meno tolleranza. Non dobbiamo limitarci a spostarli, ma bisogna intensificare i controlli sui documenti,
Sospetto Non vogliamo gettar la croce addosso ai rom ma non pensiamo che arrivino a Milano in vacanza
se mandano i bambini a scuola, come si sbarazzano dei rifiuti. C’è bisogno di una pressione continua». A stilare la lista delle aree occupate abusivamente è il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo: via Cusago, Cima, Bonfadini, Medici del Vascello, Rubattino, Sacile, Ausonia, l’area intorno a Muggiano e intorno al San Carlo. Nei giorni scorsi, il comandante della polizia locale, Marco Ciacci, ha inviato una circolare a tutti i ghisa di «realizzare
Dibattito
Annuncio alla riunione della giunta alla Barona Il centrodestra: cambio di rotta radicale
una più tempestiva ed efficace azione di contrasto al fenomeno della presenza sul territorio di micro insediamenti di veicoli-alloggio, tipicamente autocaravan ».
Questo per l’immediato. Per quanto riguarda il futuro la linea sembra segnata. I campi autorizzati sono cinque: Bonfadini, Chiesa Rossa, Impastato, Martirano e Negrotto. A cui se ne aggiungono quattro non autorizzati ma consolidati e tenuti sotto osservazione: Monte Bisbino, Vaiano Valle, Bonfadini e Cusago. Pur con tutta la prudenza del caso, Sala indica una strada: «Se mai la direzione, anche se non è ancora stata presa una decisione, è verso la chiusura. Certamente non ne faremo altri». E a quel punto che succederà delle persone e delle famiglie che vivono lì? «Ci sono dei percorsi — dice Scavuzzo — per cui uno si regolarizza, se ne ha diritto si mette in lista per una casa popolare e fa la trafila come gli altri. Certamente non parliamo di assegnazione di immobili. È il superamento di una logica: rendere stanziale in maniera forzosa chi è nomade non ha funzionato». L’attenzione è soprattutto concentrata sul campo di via Bonfadini: «All’esterno — continua Scavuzzo — ci sono molte carcasse di auto bruciate. È evidente che lì c’è un problema di ricettazione e furto. Prima di tutto ci concentreremo sul fatto che tutti i campi regolari abbiano una gestione ordinata e non ci siano attività illecite. In futuro valuteremo dell’altro cominciando da Bonfadini che è quello che più fa pensare».
La decisione del sindaco provoca l’ironia del centrodestra: «Prendiamo atto con stupore che, sulla presenza dei rom a Milano, Beppe Sala e la sua giunta hanno cambiato idea a 360 gradi, adottando il programma di Forza Italia e scaricando la sinistra» dice il capogruppo azzurro, Gianluca Comazzi. A cui si aggiunge l’assessore alla Sicurezza regionale, Riccardo De Corato: «Sala cambia rotta alla faccia del piano rom voluto da Majorino ai tempi di Pisapia, che ha buttato al vento milioni di euro per passare dai campi, alle baracche, alle case. Che oggi il sindaco stia strizzando l’occhio al nuovo governo che si sta creando?».
Le famiglie Scavuzzo: esistono piani per regolarizzarsi e poi mettersi in lista per un alloggio