Corriere della Sera (Milano)

Una squadra in rosa per rilanciare il Savini

Dalla pasticcera alla sommelier, una squadra in rosa affianca lo chef Giovanni Bon

- di Roberta Schira

«Hanno una marcia in più. Ecco perché per il Savini, a parte lo chef Giovanni Bon, punto sulle donne. Come Elisa Sommariva, la pasticcera, e Valentina Fusco, maitre e sommelier». L’imprendito­re «femminista» è Sebastian Gatto, impegnato a riportare il celebre ristorante in Galleria ai fasti dei tempi che furono. Savini vuol dire storia, arte, cultura, musica, industria, moda, finanza. Vuol dire Milano. E la famiglia Gatto, che ha rinnovato il contratto d’affitto con il comune per altri 12 anni, lo sa bene. La Galleria, rispetto al 1867, anno dell’inaugurazi­one e della nascita della birreria che diverrà il Savini, è cambiata, ma resta il grande palcosceni­co della città.

Gatto, 35 anni, studi alla Bocconi, origini agrigentin­e, con il Savini ha uno stretto rapporto familiare: suo padre Giuseppe ha aperto a Londra il Savini at Criterion, in Piccadilly Circus. Normale che voglia far splendere l’originale, soprattutt­o adesso che in Galleria, con Carlo Cracco e altri prestigios­i nomi della scena gourmand, la concorrenz­a è stimolante. Lo chef Bon, che viene dalla premiata scuderia Claudio Sadler, governa la cucina dal 2010. Ha svecchiato il menu intercetta­ndo le suggestion­i contempora­nee senza scimmiotta­rle. Le due donne in squadra sviluppano l’accoglienz­a in sala, punto debole di tanti ristoranti blasonati, e l’arte della pasticceri­a. La pastry chef Sommariva, milanese, 24 anni, formata alla scuola di Luca Montersino, guida una brigata tutta femminile. «Con il suo arrivo», dice il patron, «la nostra pasticceri­a vive un rinnovamen­to che esprime sensibilit­à femminile, sia per i dolci mignon da asporto al caffè, sia per i dessert monoporzio­ne del ristorante». Colori dominanti rosso e oro, a significar­e la sontuosità del luogo. Il Savini ha due aree: il lussuoso ristorante al primo piano, con il tavolo 7 dedicato a Maria Callas, e il Caffè Bistrot. Introdotta da pochi giorni una lista di sette cocktail, studiati in omaggio alla storia del locale e della Galleria. Costa una follia sedersi al Savini? No. Menu a partire da 95 euro.

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(foto Claudio Furlan/LaPresse) Savoir-faire Il team del ristorante Savini fotografat­o in Galleria

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