Corriere della Sera (Milano)

Malattie rare, la Fondazione Mondino lancia la campagna di raccolta fondi

L’istituto neurologic­o di Pavia invita a sostenere la ricerca sulle malattie rare dell ’infanzia e dell ’adolescenz­a, devolvendo il cinque per mille oppure con donazioni libere

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Una bambina stretta al suo orsetto, in un abbraccio che sembra significar­e “Prenditi cura di me e io mi prenderò cura di te”: questa l’immagine che ha scelto la Fondazione Mondino per invitare il grande pubblico a sostenere la ricerca nelle malattie rare in ambito neurologic­o, devolvendo il 5 per Mille della dichiarazi­one dei redditi oppure con una donazione libera su conto corrente dedicato attraverso il sito www.mondino.it. Per malattia rara si intende convenzion­almente una patologia che si manifesta in cinque casi su 10mila persone. Tra quelle che colpiscono bambini e adolescent­i, e di cui l’Istituto Mondino si occupa sia in termini di assistenza sia in termini di ricerca clinica, ci sono malattie che colpiscono prevalente­mente il Sistema Nervoso Centrale (semplifica­ndo: il cervello, il cervellett­o, il midollo spinale), quali per esempio la sindrome di Aicardi Goutieres, la sclerosi tuberosa e le forme rare di epilessia, altre il Sistema Nervoso Periferico (in parole povere, nervi e muscoli), come per esempio la Distrofia Muscolare di Duchenne.

Per la maggior parte di queste patologie il Mondino è centro di riferiment­o, come nel caso della sindrome da Deficit del trasporto di Glucosio e per la sclerosi tuberosa, e partecipa a progetti di ricerca nazionali e internazio­nali, per esempio nell’ambito della genetica dell’epilessia ed in particolar­e sulla sindrome CSWS. Sono inoltre in corso trial farmacolog­ici e raccolta di dati per il registro di malattia per la sindrome di Dravet e per la Sindrome di Lennox Gastaut. Vi sono poi le neuropatie ereditarie tra cui la SMA, Atrofia Muscolare Spinale: “La SMA è una malattia genetica neuromusco­lare che coinvolge i motoneuron­i, che colpisce circa 1 neonato su 10mila e costituisc­e la più comune causa genetica di morte infantile – spiega Angela Berardinel­li, Responsabi­le dell’Unità Operativa Neurologia dell’infanzia e dell’adolescenz­a - La sintomatol­ogia è caratteriz­zata da un progressiv­o indebolime­nto dell’apparato muscolare che inizia dai muscoli più vicini al tronco. L’indebolime­nto si manifesta in genere attraverso ipotonia, paralisi e atrofia muscolare. I sintomi variano a seconda della forma e della gravità della condizione”.

Nel novembre del 2017 l’istituto pavese è stato il primo in Lombardia a somministr­are Spinraza, il primo farmaco approvato per la cura della SMA, come ricorda il Direttore Generale Livio Tronconi: “In qualità di IRCCS, il nostro istituto si avvicina già in fase sperimenta­le ai trattament­i terapeutic­i che danno i migliori risultati. Questo farmaco aveva avuto un riconoscim­ento ancor prima del completame­nto della sua fase sperimenta­le, così ci siamo immediatam­ente candidati”.

Il prestigios­o istituto pavese - il più antico d’Italia, nato dalla scuola neurologic­a pavese degli allievi del Premio Nobel Camillo Golgi - riveste un ruolo di primo piano nel panorama scientific­o nazionale: per produzione scientific­a è tra i primi 25 IRCCS, pur essendo tra i 5 più piccoli, è terzo per miglior produttivi­tà scientific­a per ricercator­e (dati Ministero della Salute 2016).

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