Corriere della Sera (Milano)

Pavia, telecamere e foto per mettere alla gogna chi imbratta la basilica

Il prete di San Teodoro: invio tutto in Procura

- Eleonora Lanzetti

PAVIA Il parroco smaschera gli incivili e sul portone della chiesa appende le foto dei ragazzi che orinano sulla facciata. Ha deciso di passare alle maniere drastiche don Fabrizio Faggio, sacerdote della basilica romanica di San Teodoro stanco di vedere deturpata la zona del sagrato, e della canonica, presa di mira dai giovani durante le serate di movida pavese. Le telecamere installate tre mesi fa agli angoli della omonima piazzetta per difendere la chiesa dai ladri, ora incastrano chi l’ha presa per una latrina. Le immagini esposte pubblicame­nte, e postate anche sul profilo Twitter del sacerdote, saranno consegnate alle forze dell’ordine. Poi partiranno le denunce.

Don Fabrizio, dopo la chiusura della chiesa, ogni sera parte all’attacco: stampa i fotogrammi registrati, si arma di nastro adesivo, e va davanti al portale ad esporre lo scempio: «Ho deciso di appenderle soltanto in tarda sera e di lasciarle tutta la notte; all’alba le tolgo per non arrecare disturbo ai fedeli. L’importante è che chi ha intenzione di appartarsi qui per fare ciò che non deve sappia a cosa va incontro». Il cartello sul portale di San Teodoro avvisa:«Si rende noto che queste fotografie con il relativo filmato finiranno in Procura». Le immagini sono nitide: alcuni giovani arrivano davanti alla chiesa in pieno centro storico e si appartano negli angoli per fare bisogni sulla facciata. Poi ci sono quelli che si ritrovano sugli scalini a bere e fumare spinelli, lasciando traccia del loro passaggio. Il giorno dopo la baldoria bisogna ripulire il sagrato maleodoran­te: «Ormai mi tocca fare anche questo — spiega il parroco —. Durante i fine settimana la situazione è vergognosa al mattino trovo di tutto: pozze di urina, bottiglie rotte, bicchieri, fioriere spaccate». Don Patrizio, da pochi mesi trasferito dal comune di San Genesio, ha subito dimostrato disponibil­ità nei confronti dei parrocchia­ni, tenendo aperta la basilica tutta la settimana a orario continuato dalle 8 alle 19 e inventando­si «la messa della pausa pranzo», una funzione breve fissata alle 13.15 per permettere a tutti di frequentar­e la chiesa: «Ho avuto questa idea pensando a chi magari avrebbe piacere di venire a dire una preghiera, ma non ha tempo perché preso da impegni e lavoro. La risposta è stata positiva, quindi posso anche ritardare la mia di pausa pranzo»

Di fronte ai recenti episodi di inciviltà il parroco reagisce: «Le foto non mentono, anche se qualcuno ha negato l’evidenza dicendo di non essere la persona immortalat­a dall’occhio della telecamera. Io vado avanti». Confidando nelle

 Privacy Prima di muovermi ho consultato un avvocato Ora spero nelle multe della polizia locale

possibili multe: «Devo fare attenzione a non violare la privacy: nelle foto che pubblico i ragazzi sono sempre di spalle. L’avvocato che ho interpella­to mi ha consigliat­o di mandare queste prove a sindaco e polizia locale affinché prendano i gusti provvedime­nti. Mi auguro ci siano delle sanzioni». San Teodoro, all’ombra del Duomo tra le viuzze buie che portano sino al fiume, pur essendo poco segnalata è meta di molti visitatori. Don Patrizio intende organizzar­e visite guidate e migliorare l’accoglienz­a turistica per dare alla basilica il valore che merita. L’operazione anti degrado per dissuadere gli incivili con la gogna pubblica continua.

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(foto Milani) In pubblico Don Fabrizio Faggio, parroco di San Teodoro a Pavia, ogni sera espone le immagini che riprendono chi fa i propri bisogni sul muro della basilica

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