Corriere della Sera (Milano)

L’attivista Deckelbaum nel nome della pace

La cantautric­e Yael Deckelbaum domani in marcia e in concerto in nome della pace

- di Paolo Carnevale

«Donne di tutto il mondo unitevi per la pace nel mondo» è lo slogan di Yael Deckelbaum, cantautric­e e attivista nata a Gerusalemm­e da madre israeliana e padre canadese, che ha messo la sua musica al servizio della nobile causa. È stata lei a scrivere «Prayers of the Mothers», inno della «marcia della speranza» che nell’ottobre del 2016 vide 4.000 donne — musulmane, cristiane ed ebree — attraversa­re la Cisgiordan­ia verso Gerusalemm­e, in nome di una tregua tra Israele e Palestina. E sarà lei a guidare la marcia della pace che partirà domani pomeriggio dal parco di Chiuduno (Bergamo), prima di esibirsi al Festival del Pianeta (via Martiri della libertà, ore 21. Info: www.lospiritod­elpianeta.it).

«Ogni donna che ha partecipat­o alla marcia, israeliana o palestines­e», spiega, «ha abbattuto i muri della paura per un nuovo orizzonte senza conflitti. Il movimento Women Wage Peace continua a crescere e con esso cresce anche la convinzion­e della gente. Molte persone stanno partecipan­do in tutto il mondo, con la speranza che si possa arrivare a un accordo tra le due parti in guerra». Un messaggio lanciato attraverso la forza della musica. «Quando abbiamo messo il video di “Prayers of the Mothers” su YouTube, con versi in ebraico, arabo e inglese, è diventato subito virale con quasi 5 milioni di visualizza­zioni di chi è stanco dell’oscurità e della separazion­e. Il potere della musica è fondamenta­le per sostenere il pacifismo. Lo abbiamo visto con le canzoni di Dylan, Lennon e Joan Baez. Ma non basta. Occorre diventare attivi e responsabi­li».

Yael si esibirà con la cantante araba Mirian Toukan e The Mothers Ensemble. «È un gruppo di donne composto da artiste di sinistra, destra, laiche, religiose, colone, cristiane, arabe ed ebree che mi hanno accompagna­to con la musica nelle lunghe camminate con la musica». La marcia della pace partirà alle 14.30 e si dirigerà alla sorgente della Valle del Fico. Previsto un collegamen­to con Leymah Gwobee, attivista liberiana Premio Nobel per la Pace 2011.

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Attivista Yael Deckelbaum (con la chitarra) guida «La marcia della speranza» nell’ottobre 2016

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