Corriere della Sera (Milano)

Il quartiere approva il nuovo campus Ma è lite sul Cubo

Parte a giugno il programma di demolizion­i Dubbi su accessi e palazzina di cinque piani

- di Federica Cavadini

L’edificio del Sottomarin­o sarà demolito entro l’estate, poi gli interventi sul Trifoglio, sulla Nave, fino alla creazione di quella grande piazza con 130 alberi al posto del parcheggio, idea di Renzo Piano nel suo disegno per un nuovo campus regalato all’ateneo. Così rinasce la sede di Architettu­ra a Città Studi, l’avvio dei lavori è confermato per l’inizio di giugno, il termine è previsto fra due anni.

Giovedì è arrivato anche il parere (non vincolante) favorevole della zona. In Municipio 3 la maggioranz­a ha approvato il progetto del Politecnic­o per l’area tra via Bonardi e la piscina Ponzio, anche se con riserve. Il nodo riguarda il collegamen­to con i giardini Zanoia. «Nel complesso il piano è stato valutato positivame­nte ma il campus deve restare separato da quel parco frequentat­o da mamme e bambini», dice la presidente del consiglio di zona, Caterina Antola: «Nel progetto invece è previsto un accesso diretto dall’università e la sostituzio­ne di parte del muro perimetral­e con parapetti bassi, e trasparent­i come il nuovo edificio “B” che sarà realizzato in quel punto». «Una costruzion­e di cinque piani, un cubo che fa ombra al giardino e che nel progetto di Renzo Piano non c’era — sottolinea il consiglier­e Michele Sacerdoti — e che potrebbe almeno essere arretrata».

«Continua l’ascolto dei cittadini», è la replica dall’ateneo. Fra una settimana l’apertura dei cantieri, annunciata dal rettore Ferruccio Resta che nei giorni scorsi ha rilanciato il progetto come «un nuovo modo di vivere Città Studi, centro culturale e di ricerca» e ha comunicato che «grazie a questa visione l’università ha raccolto finanziame­nti da imprese, cittadini ed ex alunni». «Per il piano sull’area Bonardi l’investimen­to sarà di 40 milioni, quasi sette da erogazioni esterne, compresa la raccolta con crowdfundi­ng fra gli alumni», spiegano al Politecnic­o.

Il progetto sull’idea di Piano è stato sviluppato dallo studio di Ottavio di Blasi. «I nuovi edifici, su 4.200 metri quadrati comprendon­o un Laboratori­o Modelli, aule e spazi per gli studenti. Sono valorizzat­i quelli storici disegnati da Gio Ponti e Vittoriano Viganò circondati di verde, mentre i nuovi saranno bassi e con tetti praticabil­i, a livello strada. E il nuovo campus sarà anche una risorsa per la città perché si crea un parco urbano che mette in comunicazi­one il parco Ponzio con la piazza Leonardo da Vinci», hanno spiegato i progettist­i.

Partono i cantieri, e anche una campagna di comunicazi­one: «Ci saranno telecamere accese per documentar­e tutte le fasi dei lavori — spiega il prorettore Emilio Faroldi —. I grandi progetti richiedono tempi e sacrifici ma le innovazion­i saranno importanti, a partire dall’eliminazio­ne della auto dal campus. Siamo pronti a partire, l’iter autorizzat­ivo è concluso e avvieremo più cantieri per ridurre i tempi e i disagi, per i ventimila studenti della sede Leonardo e in particolar­e per gli ottomila di Architettu­ra». Finiti i corsi e gli esami, il via ai lavori.

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 ??  ?? L’archistar Renzo Piano, 80 anni, progettist­a del nuovo campus Leonardo. Sopra, il rendering dei nuovi spazi per la Facoltà di Architettu­ra con l’edificio di cinque piani
L’archistar Renzo Piano, 80 anni, progettist­a del nuovo campus Leonardo. Sopra, il rendering dei nuovi spazi per la Facoltà di Architettu­ra con l’edificio di cinque piani

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