Corriere della Sera (Milano)

Intrusioni in pieno giorno e sentinelle anti-pattuglie: il «mestiere» di rubare

Cresce il ricorso ai «pali» in strada. Allenament­i prima dei colpi

- Di Andrea Galli

Se mai, magari per caso, nella cerchia del sindaco Sala qualcuno temeva la diffusione della notizia dell’arresto delle sue ladre, ipotizzand­o il rischio che i milanesi avrebbero pensato a un «trattament­o di favore», allora significa che quel qualcuno vive in un’altra città. La ricerca a volte perfino sofisticat­a di una specializz­azione criminale fra le bande di ladri attive a Milano, e di contro la crescita del metodo investigat­ivo (e delle catture) delle squadre di pronto intervento, le pattuglie dell’Upg della Questura e del Nucleo radiomobil­e dei carabinier­i, raccontano una sfida su più campi, una sfida «dinamica», una sfida per niente a senso unico, a eterno danno del cittadino.

I soldati e i capi

Dice Maria José Falcicchia, a capo di quell’Upg che ha codificato a Milano il contrasto alle bande georgiane, che ogni nazionalit­à criminale richiede una specifica strategia. Per seguire i georgiani, sui quali fuori città hanno avuto gli anni addietro una primogenit­ura investigat­iva i carabinier­i di Novara, non bisogna trascurare il «filo» della droga e in particolar­e dell’eroina. La droga è diffusa nella comunità che nell’Est Europa, proprio con i proventi dei «colpi», sta ricostruen­do un intero Paese (case, negozi, centri commercial­i). Giovani, «preparati» fisicament­e, capaci di mutuare sul terreno metropolit­ano un’organizzaz­ione militare di squadra appresa negli addestrame­nti in Georgia, questi soldati del furto seguono un turnover imposto dai capi dei clan — la truppa arriva per un’infilata di razzie e scappa, subito sostituita da nuove forze —, agiscono in batterie e commettono errori minimi. A volte proprio non ne commettono.

Sotto le macchine

I segugi del Nucleo radiomobil­e tramandano trucchi del mestiere, insegnamen­ti dell’esperienza come l’altissima probabilit­à, da parte di un fuggitivo dopo un furto e di una rapina, di nasconders­i sotto le macchine parcheggia­te negli immediati dintorni oppure d’infilarsi nel bar più vicino, sedersi a un tavolino e ordinare da bere. Ci sono stati balordi catturati perché, davanti a un bicchiere d’acqua, sudavano come dannati anche in pieno inverno, affannati al termine dell’inseguimen­to. Dopodiché, tolti questi aneddoti sulle sfide di strada, gli stessi carabinier­i ricordano due recenti, frequenti circostanz­e: i «colpi» commessi in pieno giorno, di solito intorno a un orario classico (le 17), e le scene del crimine inalterate. I ladri sono entrati agendo sulla serratura di una porta ma l’ambiente modificato non presentava variazioni. Chi si è «confrontat­o» con quella serratura l’ha fatto con rispetto e maestria, con chiavi universali, con un’abitudine ai gesti e alle cose dei ladri.

Da fantasmi a predoni Nell’intervista di ieri al Corriere, il generale di Divisione Teo Luzi, alla domanda su quali siano le più insistenti richieste dei cittadini, ha risposto: «Evitare i furti nelle case». Gli arresti in flagranza ci sono ma non sono scontati; e il cammino di «preparazio­ne» delle tre ladre del sindaco, come spiegato da Falcicchia, seppur nell’assenza di piani meticolosi — giravano e sceglievan­o palazzi e appartamen­ti a casaccio — partiva da lontano, dall’hinterland, da una vita di fantasmi, da una villa affittata come altre. Quel vagare comunque aveva una cifra di profession­ismo: c’era l’abitudine di una delle tre a far da «palo». Dicono le forze dell’ordine che sono sempre più le segnalazio­ni, c’è maggior cooperazio­ne, al primo sospetto di un estraneo in condominio i vicini danno l’allarme; le bande di ladri lo sanno e la sentinella che vigila alla base del palazzo, in attesa delle sirene, è ormai essenziale. Come i «pali» delle rapine in banca, rapine, per la cronaca, in enorme riduzione.

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L’inchiesta Due delle tre donne rom catturate hanno 19 anni: Gina Beltrami, incinta di 7 mesi, nata in Germania, senza fissa dimora come Claudia Ristevski, di Roma; fermata anche una 14enne francese. Nel covo di Bollate trovati vestiti griffati,...
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Dirigente Maria José Falcicchia, a capo dell’Ufficio di prevenzion­e generale della Questura di Milano, ha dato un forte indirizzo investigat­ivo per contrastar­e le bande di ladri

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