Ritmi dal mondo alla Fondazione Prada
Con i concerti del compositore etiope Mulatu Astatke e del batterista nigeriano Tony Allen, la Fondazione Prada (Largo Isarco 2, dalle ore 19 a mezzanotte, biglietti 18 euro) presenta da stasera una programmazione di musiche extraeuropee con scelte non dissimili da quelle di Hangar Bicocca che in passato ha ospitato gruppi congolesi (Fara Fara Festival) e formazioni di ricerca giapponesi come i Boredoms. Un buon segnale che rende sempre più interdisciplinare l’attività delle due istituzioni milanesi, spesso cercando punti di contatto con le mostre in corso. Prada (che ha battezzato il suo programma sonoro «I want to like you but I find it difficult») ha scelto due personaggi africani fra i più noti sulla scena internazionale, ascoltati spesso a Milano. Stasera si esibisce il jazzista etiope Mulatu Astatke, padre dell’Ethio jazz, che suona accompagnato dalla sua orchestra di nove elementi continuando a rievocare l’originale commistione di ritmi tradizionali dell’Africa orientale con l’improvvisazione jazzistica, un intreccio nato ad Addis Abeba negli anni 70 e tenuto insieme dalle sapienti tastiere e arrangiamenti di Astatke. Il secondo set della serata è animato dalla percussionista giapponese Midori Takada, rappresentante del filone minimal. Chiudono la serata i dj Nicolas Lutz e E/Tape.