Centro e periferia
LA MUSICA CHE UNISCE LA CITTÀ
Domenica la Filarmonica della Scala offrirà a 50 mila persone e simbolicamente a tutta la città l’ormai tradizionale concerto in piazza Duomo. Neanche tre ore prima il Festival pianistico internazionale chiuderà l’edizione 2018 agli Arcimboldi. Un tutt’altro che sottile filo «russo» unisce i due eventi: da una parte Valery Gergiev e l’orchestra del Mariinskij Teatr con la «Patetica» di Ciajkovskij e il «Terzo Rach», in Duomo Riccardo Chailly e la Filarmonica con i «Quadri di un’esposizione» di Musorgskij e il primo Concerto di Ciajkovskij. Quattro titoli iconici del grande sinfonismo russo offerti dai loro interpreti di riferimento mondiale, Gergiev e l’orchestra di San Pietroburgo, e dall’eccellenza musicale italiana; un confronto che intreccia anche i solisti: in piazza Duomo Denis Matsuev, pupillo di Gergiev, con lo zar il bresciano Federico Colli. Ma al di là dei rimandi musicali, risultano significativi i luoghi: il pieno centro della città e la periferia, il cuore di Milano e la sede della «cattività scaligera», attivato nei tre anni dei restauri del Piermarini e ora teatro stabile per concerti e balletti, musical e spettacoli vari. Centro e periferia uniti ed equiparati dall’eccellenza musicale; e questo in una calda domenica, subito dopo la fine l’anno scolastico. Una giornata che ricorda come la cultura sia parte del tessuto connettivo della città. Lo sanno le istituzioni private che sostengono questi eventi; quelle pubbliche non devono dimenticarlo.