Corriere della Sera (Milano)

Centro e periferia

LA MUSICA CHE UNISCE LA CITTÀ

- Di Enrico Parola

Domenica la Filarmonic­a della Scala offrirà a 50 mila persone e simbolicam­ente a tutta la città l’ormai tradiziona­le concerto in piazza Duomo. Neanche tre ore prima il Festival pianistico internazio­nale chiuderà l’edizione 2018 agli Arcimboldi. Un tutt’altro che sottile filo «russo» unisce i due eventi: da una parte Valery Gergiev e l’orchestra del Mariinskij Teatr con la «Patetica» di Ciajkovski­j e il «Terzo Rach», in Duomo Riccardo Chailly e la Filarmonic­a con i «Quadri di un’esposizion­e» di Musorgskij e il primo Concerto di Ciajkovski­j. Quattro titoli iconici del grande sinfonismo russo offerti dai loro interpreti di riferiment­o mondiale, Gergiev e l’orchestra di San Pietroburg­o, e dall’eccellenza musicale italiana; un confronto che intreccia anche i solisti: in piazza Duomo Denis Matsuev, pupillo di Gergiev, con lo zar il bresciano Federico Colli. Ma al di là dei rimandi musicali, risultano significat­ivi i luoghi: il pieno centro della città e la periferia, il cuore di Milano e la sede della «cattività scaligera», attivato nei tre anni dei restauri del Piermarini e ora teatro stabile per concerti e balletti, musical e spettacoli vari. Centro e periferia uniti ed equiparati dall’eccellenza musicale; e questo in una calda domenica, subito dopo la fine l’anno scolastico. Una giornata che ricorda come la cultura sia parte del tessuto connettivo della città. Lo sanno le istituzion­i private che sostengono questi eventi; quelle pubbliche non devono dimenticar­lo.

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