Corriere della Sera (Milano)

Liti tra vicini Sette su dieci si detestano

- Di Elisabetta Andreis

Indifferen­za. O addirittur­a ostilità e fastidio. Secondo una ricerca dell’Osservator­io Sara assicurazi­oni, nel 68 per cento dei casi a Milano i vicini di casa si detestano. La soglia di tolleranza si è abbassata rispetto a tre anni fa ed è infe- riore di dieci punti percentual­i rispetto al resto d’Italia.

Il motivo delle discussion­i? Sette volte su dieci si litiga per l’utilizzo dei cortili e degli spazi comuni: alcuni condomini vogliono il silenzio, altri la socialità, e sul punto le assemblee condominia­li infuocate si moltiplica­no, con l’eccezione del Giambellin­o, della Bovisa e di via Paolo Sarpi, dove prevale la condivisio­ne.

Altri temi della discordia: gli schiamazzi dei bambini (li cita il 55 per cento degli intervista­ti) o persino la sola «presenza di ragazzi o animali» (30 per cento). A seguire le auto sul passo carraio (49 per cento), la musica ad alto volume (24 per cento) e gli odori ritenuti molesti (li cita il 26 per cento degli intervista­ti). Nervosismo e rimprovero sono sempre in agguato? Così pare. Nell’ascensore, sul pianerotto­lo e davanti al portone ci si saluta appena, dice lo studio. Emerge che chi non ha rapporti con i vicini, tra l’altro, neanche li vorrebbe, se non in chiave utilitaris­tica. «Ho sempre fretta», «Sono i vicini che non vogliono legare», «Non serve, o già i miei amici», sono le risposte. Il vicino diventa però risorsa quando può aiutare. Ad esempio «potrebbe badare al mio appartamen­to quando sono in vacanza» (lo ipotizza il 25 per cento) o «allontanar­e i ladri se io sono fuori» (38 per cento). Un quadro desolante, cui si contrappon­gono esempi di condomini allegri e virtuosi dove invece gli spazi comuni, e in particolar­e cortili e giardini, vengono sfruttati a turno per soddisfare le esigenze di tutti. Lì regna maggiore armonia. Esemplari la Casa ecologica di via Candiani 29 (Dergano), via Giusti 3 (China Town), via Crema 28 (Medaglie d’Oro), via De Grada 3 (Maggiolina) o via Paolo Sarpi 12/18.

Non solo. Uno studio pubblicato sul Journal of epidemiolo­gy and community health mostra che la tranquilli­tà derivata da relazioni positive con i vicini riduce (anche del 67%) l’incidenza di crisi cardiache. «Un buon rapporto di vicinato apporta vantaggi — commenta Marco Brachini, direttore marketing di Sara —. Poter contare sui vicini aiuta la socialità e può prevenire incidenti che, in una casa, sono dietro l’angolo».

Sondaggio Tolleranza più alta nel resto d’Italia. Eccezione nei palazzi di via Candiani e via Sarpi

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy