«Cinisello fortino da conquistare Con i 5 Stelle sintonia di fatto»
Paolo Grimoldi, segretario lombardo della Lega, vi preparate a fare il pieno? «Sì. Ma non solo perché abbiamo il vento in poppa del governo del cambiamento, ma anche perché in Lombardia, dove governiamo, i risultati sono tangibili. Per quanto riguarda la Regione ce lo confermano le agenzie di rating, mentre nei Comuni amministrati da noi la gente non ha problemi di illegalità, di clandestini e la gestione dei servizi è a livelli di massima efficienza. Insomma: sappiamo amministrare. I cittadini ci hanno messo alla prova e sanno che di noi si possono fidare».
Qual è la piazza più importante da conquistare, la vittoria per voi più prestigiosa?
«Sicuramente le due sfide più importanti sono Brescia e Cinisello Balsamo. Brescia perché è la seconda città della Lombardia, Cinisello perché rappresenta una realtà della cintura operaia di Milano che, dopo Sesto San Giovanni, potrebbe servire la giusta punizione elettorale a questa sinistra che pensa a tutto tranne che ai lavoratori e alle famiglie italiane».
Il modello Milano resiste.
«Il modello Milano è già in crisi. Sala fa il presidente della Città metropolitana e in questa veste è obbligato un giorno sì e l’altro pure ad andare a batter cassa alla Regione perché il suo governo lo ha lasciato senza fondi. La legge Delrio ha azzerato le risorse e il modello Milano non è mai arrivato oltre la Cerchia dei Navigli».
La nuova linea della metropolitana intanto arriverà a Monza.
Il modello Milano è già in crisi. Sala è costretto a battere cassa con la Regione
«È tutta sulla carta, per ora. Lo voglio anch’io il metrò a Monza. Ma per ora sono parole».
Ai ballottaggi si sperimenterà un’alleanza elettorale col M5s?
«Non ci sono accordi tra le segreterie e non credo arriveranno da qui a due settimane, ma è chiaro che per il nostro elettorato, se ci fosse da decidere tra un loro candidato contro uno del Pd, la scelta sarebbe naturale. È già successo a Vimercate e potrebbe accadere di nuovo. Ovviamente vale anche il contrario. Il Pd unisce in negativo».