Classica
La Società del Quartetto invade Milano
Per la sua 154ma stagione la Società del Quartetto invade la città assolvendo sempre più al ruolo di soggetto privato con funzione pubblica. Molte le sedi in cui si esibiranno i concertisti e nelle quali si svolgeranno attività musicali, come ha ricordato il presidente Antonio Magnocavallo: il Conservatorio (parte principale della stagione), Casa Verdi, le Stelline, il Palazzo della Borsa (con concerti in pausa pranzo), il Liceo Tenca (con prove e attività per studenti), il Piccolo Teatro, Casa Manzoni, il Museo del 900, il campo da tennis di Villa Necchi e le basiliche di Santo Stefano (con musiche per latino-americani e filippini) e San Bernardino alle Ossa (con musica antica). «Più di cento concerti», ha ricordato il direttore musicale Paolo Arcà, «per ribadire il valore insostituibile dell’ascolto dal vivo, benefico rito collettivo». Dal 2015 a oggi il numero di biglietti emessi dal Quartetto (prezzi bassi) è aumentato del 34,5% e dal 2013 il numero di giovani concertisti è aumentato del 149%. Inoltre ha attivato collaborazioni con lo IED e il Liceo Tenca, individuato percorsi di scuola-lavoro, progetti con il Piccolo Teatro e Fazioli sui nuovi strumenti musicali e si avvia una collaborazione con l’Archivio Ricordi sulla storia del Quartetto. «Una storia di profonda condivisione con Milano, che dura da oltre un secolo e abbatte sempre di più le barriere di accesso alla musica», ha ricordato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Tanto che aumentano il piccolo e il grande mecenatismo (quest’anno si è aggiunta la Fondazione Araldi Guinetti). La nuova stagione si apre il 16 ottobre con l’Ottetto dei Berliner, poi torna il pianista Daniel Trifonov, in febbraio Andràs Schiff con la sua orchestra e Benedetto Lupo, mentre a fine stagione il giovane coreano Seong-jin Cho. Ci sarà un programma barocco natalizio, a marzo i fiati di Les Vents français, un ciclo di esecuzione degli ultimi sei quartetti di Beethoven accostati a quelli di Bartok.