Corriere della Sera (Milano)

Divieti ai diesel senza incentivi Bufera sulla Lez

A gennaio la «Lez», niente bonus dal Comune. L’opposizion­e: poco preavviso. E Cattaneo chiede sinergia

- di Andrea Senesi

Non ci saranno incentivi comunali per chi intende sostituire la propria auto alimentata a diesel. L’ha affermato il sindaco Giuseppe Sala, confermand­o che il 21 gennaio 2019 entrerà in funzione la Low emission zone (Lez), in cui non potranno più entrare i motori diesel Euro 0, 1, 2 e 3. Aiuti economici arriverann­o solo per chi cambia la caldaia. Critico il centrodest­ra.

«I nostri incentivi saranno focalizzat­i solo sul cambio delle caldaie». Il sindaco chiude la porta all’ipotesi di aiuti economici da Palazzo Marino per la sostituzio­ne dei diesel inquinanti, in vista dell’attivazion­e della Limited Emission Zone (Lez) che, a partire dal 21 gennaio 2019, impedirà ai mezzi diesel Euro 0, 1, 2 e 3 di accedere a gran parte della città. Soldi solo per chi rinnova le caldaie, scelta peraltro che incontra il pieno sostegno dell’associazio­ne di categoria che riunisce gli amministra­tori di condominio. Beppe Sala ha ribadito ieri le tappe della guerra allo smog: «È un percorso che ci dovrà portare al 2025, quando i diesel non circoleran­no più. Partire ora ci serve per chiarire con un buon livello di certezza quando saranno vietate le altre auto a gasolio, dagli Euro 4 in su».

L’operativit­à della Lez sarà garantita, una volta entrata a regime, da 180 telecamere poste agli ingressi della città che incroceran­no le targhe dei veicoli con i dati della motorizzaz­ione per verificare l’idoneità alla circolazio­ne. La sperimenta­zione partirà con 12 telecamere attive per poi arrivare gradualmen­te a pieno regime. Sulle possibili richieste di deroghe da parte dei commercian­ti, Sala ha sottolinea­to come «dalle nostre indagini risulti che le auto fino agli Euro 3 non siano moltissime». «Certamente poi troveremo delle formule per dare qualche ingresso o permesso, ma è un passo che riteniamo di poter fare adesso».

La road map tracciata però dal Comune non convince, per usare un eufemismo, né la Regione né l’opposizion­e comunale di centrodest­ra. «La Lez è frutto di un’idea un po’ forzata e non è lo strumento che preferisco perché, come dimostrano i dati, l’inquinamen­to dell’aria è provocato solo in parte dalla circolazio­ne dei mezzi e dal traffico», commenta l’assessore di Palazzo Lombardia Raffaele Cattaneo. «Comprendo l’obiettivo della Lez — aggiunge — ma dovremo intervenir­e in maniera più struttural­e anche sulle altre fonti di inquinamen­to come il riscaldame­nto domestico, in particolar­e legna e pellet, e lo spandiment­o dei reflui zootecnici».

Durissima l’opposizion­e di centrodest­ra a Palazzo Marino. «Sei mesi di “preavviso” sono chiarament­e troppo pochi. Sarà una pazzia che metterà in ginocchio aziende e famiglie», dicono praticamen­te in coro Silvia Sardone, Gianluca Comazzi, Fabrizio De Pasquale (a nome di Forza Italia) e Alessandro Morelli (capogruppo della Lega).

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● Sulla Lez chiede maggiore coordiname­nto
Assessore ● L’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo ● Sulla Lez chiede maggiore coordiname­nto
 ??  ?? Telecamere La notizia dell’attivazion­e dei varchi della Lez nel 2019 sul Corriere di ieri
Telecamere La notizia dell’attivazion­e dei varchi della Lez nel 2019 sul Corriere di ieri

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