Divieti ai diesel senza incentivi Bufera sulla Lez
A gennaio la «Lez», niente bonus dal Comune. L’opposizione: poco preavviso. E Cattaneo chiede sinergia
Non ci saranno incentivi comunali per chi intende sostituire la propria auto alimentata a diesel. L’ha affermato il sindaco Giuseppe Sala, confermando che il 21 gennaio 2019 entrerà in funzione la Low emission zone (Lez), in cui non potranno più entrare i motori diesel Euro 0, 1, 2 e 3. Aiuti economici arriveranno solo per chi cambia la caldaia. Critico il centrodestra.
«I nostri incentivi saranno focalizzati solo sul cambio delle caldaie». Il sindaco chiude la porta all’ipotesi di aiuti economici da Palazzo Marino per la sostituzione dei diesel inquinanti, in vista dell’attivazione della Limited Emission Zone (Lez) che, a partire dal 21 gennaio 2019, impedirà ai mezzi diesel Euro 0, 1, 2 e 3 di accedere a gran parte della città. Soldi solo per chi rinnova le caldaie, scelta peraltro che incontra il pieno sostegno dell’associazione di categoria che riunisce gli amministratori di condominio. Beppe Sala ha ribadito ieri le tappe della guerra allo smog: «È un percorso che ci dovrà portare al 2025, quando i diesel non circoleranno più. Partire ora ci serve per chiarire con un buon livello di certezza quando saranno vietate le altre auto a gasolio, dagli Euro 4 in su».
L’operatività della Lez sarà garantita, una volta entrata a regime, da 180 telecamere poste agli ingressi della città che incroceranno le targhe dei veicoli con i dati della motorizzazione per verificare l’idoneità alla circolazione. La sperimentazione partirà con 12 telecamere attive per poi arrivare gradualmente a pieno regime. Sulle possibili richieste di deroghe da parte dei commercianti, Sala ha sottolineato come «dalle nostre indagini risulti che le auto fino agli Euro 3 non siano moltissime». «Certamente poi troveremo delle formule per dare qualche ingresso o permesso, ma è un passo che riteniamo di poter fare adesso».
La road map tracciata però dal Comune non convince, per usare un eufemismo, né la Regione né l’opposizione comunale di centrodestra. «La Lez è frutto di un’idea un po’ forzata e non è lo strumento che preferisco perché, come dimostrano i dati, l’inquinamento dell’aria è provocato solo in parte dalla circolazione dei mezzi e dal traffico», commenta l’assessore di Palazzo Lombardia Raffaele Cattaneo. «Comprendo l’obiettivo della Lez — aggiunge — ma dovremo intervenire in maniera più strutturale anche sulle altre fonti di inquinamento come il riscaldamento domestico, in particolare legna e pellet, e lo spandimento dei reflui zootecnici».
Durissima l’opposizione di centrodestra a Palazzo Marino. «Sei mesi di “preavviso” sono chiaramente troppo pochi. Sarà una pazzia che metterà in ginocchio aziende e famiglie», dicono praticamente in coro Silvia Sardone, Gianluca Comazzi, Fabrizio De Pasquale (a nome di Forza Italia) e Alessandro Morelli (capogruppo della Lega).