L’Ambrogino delle imprese
Oggi il riconoscimento di Camera di Commercio a 147 aziende milanesi Sangalli: «Premiamo coraggio e innovazione»
Innovazione, coraggio, longevità. Stamattina Camera di Commercio premia le sue iscritte migliori: a 147 conferirà l’Ambrogino delle imprese, ad altre la medaglia «Imprenditore 4.0», ad altre ancora i riconoscimenti «Milano produttiva» e «You impresa». Per il presidente di via Meravigli, Carlo Sangalli, la cerimonia sarà anche occasione per rilanciare le sinergie con Regione Lombardia e il neoeletto governatore Attilio Fontana che sarà lì al suo fianco — sul palco del Teatro alla Scala — per tutta la mattina. «Camera di Commercio e Regione Lombardia vogliono raggiungere obiettivi comuni e stanno lavorando insieme per accelerare il più possibile i tempi. Semplificazione burocratica, innovazione digitale, promozione del turismo. È un traguardo anche l’autonomia, soprattutto se darà risposte efficaci anche in campo fiscale e per le infrastrutture», anticipa Sangalli. Rilancia Fontana: «L’autonomia è centrale per le imprese. Significa avere più risorse e meno vincoli nazionali. In altre parole, maggiori possibilità di organizzare il futuro sulla base delle esigenze vicine, del territorio», sono le sue parole. E conclude: «Il percorso per l’autonomia, iniziato con il referendum dello scorso anno, è ormai irreversibile».
Dopo ventotto edizioni, la cerimonia degli Ambrogini è una istituzione a Milano, e stamane saranno in centinaia a portare la loro esperienza. «L’azienda è una comunità complessa di persone che generano valore economico e sociale. Imprenditori e lavoratori rappresentano una energia dinamica di cui andare orgogliosi, creano occupazione e crescita, trascinano realtà produttive di altre città rendendo più forte l’intero Paese».
A Milano e provincia le imprese sono 300 mila e impiegano 1,9 milioni di addetti che generano più di 400 miliardi di fatturato. Nel 2017 il numero è cresciuto leggermente (più 1,2 per cento) e la tendenza continua quest’anno, mentre calano fallimenti e procedure concorsuali (meno 1 per cento). Ormai quasi un terzo delle aziende è attivo nel settore dei servizi (28,5 per cento, contro il 14 per cento nazionale) e quasi una su due è società di capitali. Ancora, descrive l’ufficio studi di via Meravigli, si allarga la quota di attività straniere (16 per cento, contro il 10 per cento della Penisola). La longevità, infine, è la cifra di questo tessuto produttivo: sotto la Madonnina ci sono le aziende più antiche della Lombardia e dell’Italia (a Milano 760 sono nate prima del 1940, il 19 per cento delle nazionali). Domani saliranno sul palco anche duecento collaboratori e dipendenti, di cui verranno riconosciuti la fedeltà e l’impegno pluriennale nella stessa azienda. Per il primo anno, infine, i capitani d’impresa si sono cimentati nella stesura di un racconto sulla loro storia. È un simbolo, un inizio. Sintetizza Sangalli: «La forza delle nostre imprese sta non solo nel valore economico e sociale, ma anche nella creatività».