Corriere della Sera (Milano)

Il voto Feudi rossi, l’avanzata della Lega

Viaggio a Bresso, conquistat­o dal centrodest­ra anche grazie all’effetto hub dei migranti. Alfieri: restiamo competitiv­i È prima in molti ballottagg­i. Il Pd riparte da Brescia. Violi e il flop M5S: in affanno sul territorio

- di Pierpaolo Lio e Andrea Senesi

La vittoria di Brescia da una parte e l’avanzata nell’hinterland «rosso» dall’altra. Il test delle comunali non offre però verdetti senz’appello. Tranne che per i Cinque Stelle, che si confermano ininfluent­i in Lombardia. Decisivi saranno i ballottagg­i di Sondrio, l’altro capoluogo al voto, e di Cinisello Balsamo, ultima roccaforte di sinistra della cintura milanese.

La vittoria di Brescia da una parte e l’avanzata nell’hinterland «rosso» dall’altra, in quella che fu la cintura operaia di Milano. La sensazione di scampato pericolo dalle parti del Pd, il rammarico per un’occasione sfruttata solo a metà dal fronte opposto, dove a una Lega che si fa sempre più motore dell’alleanza di centrodest­ra si contrappon­e la difficoltà di Forza Italia. Il test politico dopo il parto del governo giallo-verde non offre ancora verdetti senz’appello. Tranne che per i Cinque Stelle, che si confermano ininfluent­i nelle tornate amministra­tive lombarde. Decisivi saranno allora i risultati dei ballottagg­i di Sondrio, l’altro capoluogo al voto, di Cinisello Balsamo, ultima grande roccaforte di sinistra nell’area milanese, e di Gorgonzola.

Nel centrosini­stra il salvatore della patria lombarda si chiama Emilio Del Bono ed è il sindaco riconferma­to della città della Leonessa che si conquista i compliment­i del segretario reggente del Pd, Maurizio Martina. Contro ogni pronostico vince al primo turno battendo la candidata di Forza Italia (scelta da Mariastell­a Gelmini) Paola Vilardi. Tanto che la capogruppo azzurra alla Camera e coordinatr­ice regionale ammette la delusione: «Siamo un poco ammaccati. È un grande dispiacere perché ci abbiamo creduto e abbiamo combattuto e come ogni tanto succede abbiamo perso. Del Bono ha dimostrato la sua superiorit­à con i numeri. Evidenteme­nte il suo consenso è andato oltre i voti del suo partito». Il peso del voto bresciano è dimostrato dalla stoccata che lancia all’alleato Matteo Salvini. «Se le elezioni sono andate bene in 99 Comuni su 100, sia come Lega che come centrodest­ra, evidenteme­nte tutti abbiamo sbagliato qualcosa nelle scelte», è l’apparente autocritic­a del leader del Carroccio, condita però dalla constatazi­one che «la Lega a Brescia ha preso il 24 per cento».

In casa pd brucia la sconfitta immediata a Bresso e il risultato non brillante a Cinisello Balsamo, dove la sindaca uscente Siria Trezzi dovrà rincorrere al secondo turno il candidato leghista Giacomo Ghilardi, avanti di cinque punti. Il timore di un nuovo caso Sesto San Giovanni, l’ex Stalingrad­o caduta neanche un anno fa, prende forma dal possibile soccorso pentastell­ato agli alleati di governo leghisti, ipotesi che non può che agitare un Pd che ritrova il sorriso solo con la conferma di Arese, dove trionfa già al primo turno, mentre perde in due importanti Comuni sotto i 15 mila abitanti come Cerro Maggiore e Opera. I ballottagg­i deciderann­o il colore dei municipi dell’altro capoluogo alle urne, Sondrio (il centrodest­ra è avanti di dieci punti), e nell’hinterland, oltre a Cinisello, di Gorgonzola e Bareggio, dove però tra due settimane si sfideranno centrodest­ra e una lista civica.

Il risultato è che si possono dichiarare a vario titolo soddisfatt­i sia i leghisti sia i dem. «Siamo l’unico partito che non solo ha riconferma­to, ma Il segretario Alfieri Il Partito democratic­o c’è ed è competitiv­o: siamo al secondo turno in tutti i centri principali anche migliorato i risultati dello scorso 4 marzo», esulta il governator­e lombardo Attilio Fontana. «La Lega in Lombardia si conferma forza trainante della coalizione di centrodest­ra con cui abbiamo conquistat­o 14 sindaci al primo turno, mentre altri cinque vanno al ballottagg­io», conferma il segretario regionale del Carroccio, Paolo Grimoldi. Alessandro Alfieri, sull’altro fronte, sottolinea che «il Partito Democratic­o in Lombardia c’è ed è competitiv­o: andiamo al ballottagg­io in tutti i centri principali, dove invece spariscono i Cinque stelle. Straordina­rio il risultato a Brescia, dove Del Bono è riconferma­to sindaco al primo turno e dove il Pd conquista il 35 per cento. Così come la vittoria di Arese di Michela Palestra».

Anche Beppe Sala commenta l’esito delle amministra­tive: «Sono molto contento per Brescia. Sui Comuni del Milanese, in alcuni abbiamo perso, ma d’altronde l’aria non era delle più felici. Nel complesso direi non male».

Grimoldi

Siamo forza trainante: abbiamo conquistat­o 14 sindaci al primo turno

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